Un parco giochi “inclusivo” non è fatto di giostrine per disabili
01 Ago 2017

Un parco giochi “inclusivo” non è fatto di giostrine per disabili

Diciamo le cose come stanno una volta per tutte: un parco inclusivo è un parco giochi con giostre dove possono salire, contemporaneamente, sia bambini disabili che “abili”, in modo da garantire una piena socializzazione tra le due “fazioni”. Ecco perché le altalene a cestello per carrozzine sono il gioco più sbagliato e diseducativo che ci possa essere: costano poco e così l’amministrazione comunale di turno può farsi bella mostrandosi attenta e sensibile. Peccato che il bimbo in carrozzina, giocando da solo, non potrà condividere il divertimento con gli altri e l’aspetto di inclusione mancherà totalmente, restando isolato. 

Ma “parco inclusivo” non significa solo giostre, ma anche dettagli di uguale importanza come la pavimentazione. Millantare accessibilità quando poi continuano ad essere presenti scale o scalini, ghiaia o terra e prato, significa non aver capito niente di questo concetto. Così come l’assenza di una pavimentazione morbida, anti-trauma e anti-scivolo intorno alle giostre stesse può diventare un vero e proprio pericolo.

È il caso di Campi Bisenzio dove a maggio è stata installata una giostra per disabili al Parco Iqbal. Peccato l’essersi scordati di inserirla in uno spazio accessibile, con un pavimento adeguato. Risultato? Una rampa di alluminio sporgente e tagliente a fare da scivolo che ha provocato almeno quattro incidenti, fino a quello del 24 Luglio dove è stato necessario l’intervento di pompieri e ambulanza, con la conseguente chiusura della giostra per pericolosità. Alle accuse di una certa parte politica di realizzare interventi inadeguati, l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Nucciotti ha dichiarato: “Io ai miei bambini gli stavo dietro. Quella è una rampa per un gioco inclusivo, che dovrebbe essere utilizzata esclusivamente dai ragazzi disabili. Metteremo un cartello per dire che i bambini normali non devono usare la rampa.”

Continua a leggere qui: http://www.fanpage.it/che-tristezza-quelle-altalene-per-soli-bambini-disabili/

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

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