Altalene inclusive a Livorno
Livorno, il 15 settembre 2018 l’assessore inaugurava l’area giochi alla Terrazza tra le proteste dei disabili perché nessuna struttura gioco installata è utilizzabile da bambini con disabilità motoria. Poi mercoledì è arrivato il dietrofront: “Nuove altalene inclusive in sei parchi cittadini” annunciava l’amministrazione.
Bene si dirà, e infatti va benissimo. I bambini e i ragazzi disabili avranno i giochi apposta per loro; anzi, apposta “per tutti”. L’intervento, che verrà finanziato con 18mila euro e che si inserisce nell’ambito dell’appalto complessivo che prevede la realizzazione di 11 nuovi parchi gioco per un investimento complessivo di 300mila euro.
«Abbiamo risolto un problema, a Livorno non ci sono più i vandali», commenta sardonico Fabrizio Torsi, dell’associazione paraplegici Livorno: «Non si capisce cosa abbia fatto cambiare idea l’assessore, visto che i giochi continueranno a essere incustoditi. Ma questo cambiamento dimostra che con il buon senso si riesce a includere tutti». E prosegue: «Non sappiamo se le altalene che verranno installate saranno davvero inclusive, in ogni caso siamo pronti a sostituire a spese nostre una torre-gioco non accessibile alla Terrazza».
Giochi inclusivi oppure aree gioco inclusive?
I giochi inclusivi non esistono… Non esistono strutture gioco adatte a tutti i bambini perché siamo tutti diversi: c’è chi ha paura di salire in alto, chi viene assalito dalla nausea se sale su una giostra che gira su se stessa, chi è ancora troppo piccolo per avere una coordinazione necessaria a utilizzare alcune strutture gioco “per grandi”, chi non può camminare e si sposta in carrozzina e chi non vede niente perché cieco. Sarebbe bello e soprattutto giusto che ogni amministrazione comunale realizzasse solo ed esclusivamente aree giochi inclusive, per tutti, visto che si tratta di spazi pubblici e la legge è piuttosto chiara in merito: gli spazi pubblici devono essere accessibili e fruibili a tutti i cittadini. In quanto al titolo dell’articolo “Battaglia vinta” io penso che abbiamo perso tutti 🙁 sia adulti che bambini, cittadini e politici. Installare un’altalena, (tra l’altro l’immagine trae in inganno in quanto non si tratta di quel tipo di altalena esclusivamente riservata a utenti in carrozzina), in un parco esistente non è certo il modo per garantire a tutti i bambini il gioco. Il parco è accessibile? Esiste una pavimentazione adatta? Vialetti di accesso lisci e pianeggianti che arrivano fino alle strutture gioco? Installare un’altalena fruibile al maggior numero di utenti possibili può essere un inizio ma bisognerebbe che le amministrazioni lavorassero bene, che partissero sempre e solo da un vero progetto, (no all’acquisto di giochi da un catalogo, tanto son giochi per bambini, uno vale l’altro), e coinvolgendo associazioni e persone che si occupano di disabilità e accessibilità. Pretendete che i prossimi parchi siano veramente inclusivi! Inclusivi non significa che è sufficiente aggiungere un giochino accessibile a chi è in carrozzina, un parco inclusivo è un vero progetto e non è neppure così semplice da realizzare per chi è a digiuno dell’argomento 🙂
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti