Nuovo gioco a Bassano del Grappa
17 Feb 2018

Bassano del Grappa (Vicenza), 17/02/18.  Beatrice ha dieci anni, il volto sorridente, una carrozzina dotata di motore elettrico e vuole giocare come tutti gli altri bambini. Tra poco inaugurerà a San Vito il primo parco giochi inclusivo bassanese. Per approfondire: http://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/bassano/parco-giochi-accessibile-ai-bimbi-disabili-1.6306622

Noi di Parchi per Tutti siamo sempre felici quando si sceglie una struttura accessibile ma ci piacerebbe sapere se si tratta, come capita spesso, dell’installazione di un singolo gioco o della realizzazione di una vera e propria area gioco inclusiva che comprende quindi pavimentazione percorribile con facilità da tutti, vialetti di accesso all’interno del parco, arredi, diverse strutture gioco che diano a tutti la possibilità di trovare quella adatta alle abilità di ognuno, riferimenti per persone cieche e ipovedenti… E poi ancora: fontanella, marciapiedi accessibili e percorribili da tutti nel quartiere dove è posizionata l’area gioco, parcheggi dedicati ai disabili, … Un parco è molto di più di una semplice struttura gioco con rampa, ricordatelo. Amministrazioni: offrite il massimo ai vostri piccoli cittadini! 🙂

Aggiungiamo anche, a rischio di apparire antipatici, che questo tipo di struttura gioco probabilmente sarà utilizzabile in minima parte da Beatrice e altri bambini di 10 anni che difficilmente riusciranno a scendere dagli sugli scivoli posizionati in fondo alla rampa visto che partono da un’altezza di 90 cm.; i bambini di 10 anni sono hanno un’altezza di circa 140 cm. I pannelli ludici, tris, labirinto e gli altri potevano essere posizionati a terra, su pavimentazione liscia e pianeggiante piuttosto che su una struttura così ingombrante dove in ogni caso lo spazio di manovra per una carrozzina elettrica è molto scarso. Sicuramente altri bambini, più piccini, potranno fruire degli scivoli e le strutture gioco non devono essere scelte in base alla fruizione di un singolo utente ma a nostro parere si poteva scegliere qualcosa che potesse essere fruibile anche a bambini più grandicelli che solitamente sono i più penalizzati.

Un bambino piccolo (fino 4/5 anni) con disabilità motoria medio/grave può essere portato in braccio fino alla cima dello scivolo ed aiutato dal genitore o un adulto, così come vengono aiutati altri bambini “normodotati” della stessa età. Molto più difficile invece sollevare e portare in braccio un bambino dai 7/8 anni in su percorrendo scale, anche se larghe e basse e dotate di corrimano. In questo caso occorre una rampa, che conduca a uno scivolo utilizzabile, che permetta al bambino di raggiungere il punto di partenza dello scivolo in autonomia con la propria carrozzina e poi di trasferirsi sulla pista dello scivolo e scendere. Purtroppo scegliere strutture fruibili a bambini dai 7/8 anni in su non è facile e non ce ne sono neppure tante sul mercato. In Italia, tra l’altro, solo da pochi anni la maggior parte delle aziende propone strutture adatte a tutti, fino al 2013/2014 in rete si trovava davvero quasi nulla tranne le strutture proposte da un paio di aziende non italiane. Il gioco è talmente sottovalutato… Nessuno si pone la domanda, ad esempio, “cosa potrebbe piacere a un bambino di 9 anni?”. I gusti cambiano tantissimo in base all’età e alle competenze acquisite e quindi, per fare un esempio, un pannello ludico semplice come un labirinto può intrattenere per un’ora intera un bambino piccolo che prova, riprova, percorre tutte le stradine più volte ma diverte un bambino “grande” per un paio di minuti al massimo.

Per questo motivo noi sproniamo sempre alla progettazione, perché solo una buona progettazione è in grado di restituire un risultato soddisfacente per il maggior numero di utenti possibili.

N.B.: il diritto al gioco è sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e adolescenza ratificata in Legge italiana nel maggio 1991, altre Leggi come quella sull’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici ribadiscono che devono appunto essere abbattute tutte le barriere e che edifici e spazi pubblici devono quindi essere accessibili a tutti. Ne deriva che ogni amministrazione ha il dovere di garantire il gioco, con strutture adatte, a tutti i bambini 🙂

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

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