Basta parchi “inclusivi” ???

Non è mia abitudine essere troppo critica ma purtroppo questo è uno degli articoli più tristi, scorretto e pieno di disinformazione che io abbia letto. Avevo deciso di non commentare ma poi uno scambio di messaggi privati mi ha spinto a rileggere l’articolo e niente… non ce la faccio a star zitta.
L’autore non ha proprio idea di cosa sia un parco giochi inclusivo (scorretto parlare di giochi inclusivi perché non esistono, esistono invece i parchi gioco inclusivi. Allo stesso modo in cui non esistono libri e quaderni inclusivi ma esiste una scuola inclusiva). Sicuramente in Italia ci sono parchi gioco inclusivi belli, ben realizzati e altri che sono solamente un ammasso di strutture gioco scelte a caso da un catalogo, difficile farsi un’idea di questi spazi dopo averne visitato uno solo. Come andare dal panettiere sotto casa, comprare del pane arabo, assaggiarlo e decidere che il pane arabo fa schifo. Definisce le mamme di bambini con disabilità sole, deluse e frustrate… ma con quale presunzione giudica delle persone che non conosce? Ogni mamma (di bambino disabile o normodotato) è differente da qualsiasi altra mamma, sicuramente ci saranno mamme sole, mamme circondate da una rete solidale, mamme frustrate e mamme felici e piene di energia. Concludo con IMBARAZZANTE il giudizio verso le associazioni che in zona rossa hanno chiesto ai sindaci di aprire le aree gioco per i bambini e ragazzi con disabilità, immagino l’autore non si sia informato e non sappia che si tratta soprattutto di ragazzi con disabilità intellettiva, ad esempio bambini con autismo che avevano grosse difficoltà a restare chiusi in casa 24 ore al giorno. A loro è stato concesso di andare al parco, correre, sfogarsi per sentirsi meglio, è stato fatto anche nella città in cui vivo: Rimini. Mi stupisce che l’autore consideri la propria disabilità, motoria, come unico parametro per giudicare in modo così impietoso senza prima informarsi 🙁

(L’articolo a cui fa riferimento questo mio commento: https://www.varesenoi.it/2021/05/09/leggi-notizia/argomenti/sociale/articolo/basta-parchi-inclusivi-insegniamo-ai-bambini-a-interagire-a-giocare-insieme-il-pensiero.html)

Grazie di cuore a Emanuela Solimeno, Anita Romeo e Maria Cristina Dieci per aver scritto questa lettera in risposta a un articolo pubblicato qualche giorno addietro in cui si criticavano i parchi gioco inclusivi e anche le mamme dei bambini con disabilità che son state definite frustrate sole e deluse.
Non va mai bene fare di tutta l’erba un fascio…. Generalizzare è proprio brutto e scorretto.
Servono mamme come Emanuela, Anita e Maria Cristina per abbattere gli stereotipi dei bambini con disabilità e loro genitori, grazie per la riflessione e per le informazioni! https://www.varesenoi.it/2021/05/12/leggi-notizia/argomenti/varese/articolo/la-lettera-le-mamme-del-parco-gioia-un-figlio-disabile-non-e-una-condanna-ma-lorgoglio-di-and.html

Claudia Protti – © Parchi per Tutti

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