Chiusura parco a Premosello Chiovenda
Il giudice Mauro D’Urso, infatti, ha accolto la domanda di una coppia che vive in una villetta davanti al giardinetto e condannato il Comune alla rimozione di tutti i dispositivi che calamitano le presenze cittadine. L’amministrazione comunale dovrà rimuovere panchine, giostrine e anche il tappetino che sovrasta il manto erboso in modo da riportare il luogo nel medesimo stato in cui era prima dell’inaugurazione.
I genitori, però, non ci stanno e hanno già indetto una manifestazione per il 5 gennaio. In questi giorni a Premosello girano i volantini in cui si invitano tutti i residenti a “ad una manifestazione pacifica”.
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C’è chi lotta per avere un parco giochi in città, classico o inclusivo, e chi non tollera le voci allegre dei bambini che giocano. Eppure siamo stati tutti piccoli, abbiamo tutti gridato a squarciagola mentre un compagna ci rincorreva mentre giocavamo a nascondino. Evidentemente ci si dimentica dell’infanzia e del diritto al gioco. Forse era sufficiente, se davvero il parco è così vicino alle case, limitare l’accesso ai giochi durante le ore di riposo, come è possibile che venga eliminato un luogo dove i bambini possono giocare?
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti