Convegno “La città accessibile, oltre le barriere”
23 Gen 2018

Convegno “La città accessibile, oltre le barriere”

Si è svolto venerdì 19 gennaio 2018 presso la Sala Salvadori” della Camera dei Deputati il Convegno “La città accessibile, oltre le barriere”. “Continuare a parlare di barriere e a denunciare la loro presenza è l’unico modo per sconfiggerle”. Questo il pensiero della deputata di Ileana Argentin che, al termine della legislatura, ha deciso di organizzare il convegno.

Obiettivo dell’incontro: delineare i paradigmi e i presupposti di una città inclusiva, in cui tutti i cittadini possano godere di beni e servizi e focalizzare, così come farebbe un Osservatorio, la situazione attuale e quelle che dovranno essere le migliorie per il futuro. Al tavolo dei relatori: gli architetti Tommaso Empler e Matteo Clemente; il presidente della Consulta Cittadina Permanente di Roma sui problemi delle Persone Handicappate, Umberto Emberti Gialloreti; l’avvocato Giulio Nardone, presidente di ADV, Associazione Disabili Visivi Onlus.

Uno degli argomenti di cui si è parlato è quello relativo alla mozione sui parchi giochi inclusivi: “Finalmente – conclude Ileana Argentin – potremo vedere nei parchi giochi, anche delle scuole, uno scivolo con qualche riferimento strutturale in più per i bimbi non vedenti, o un’altalena con pedana, dove i bambini in carrozzina e normodotati potranno dondolare insieme: tutto questo non dovrà farci paura, ma inorgoglirci”.

Notizia integrale: http://ecodaipalazzi.it/2018/01/22/la-citta-accessibile-oltre-le-barriere-svolto-convegno-ileana-argentin/

Come al solito l’esempio di gioco fruibile da bambini disabili viene rappresentato dall’altalena per utenti in carrozzina: gioco esclusivamente riservato a chi usa una carrozzina e vietato a tutti gli altri bambini. Quanto sarebbe bello se si pensasse davvero a tutti: i bambini con disabilità non usano tutti una carrozzina ed “inclusione” significa per tutti, includere tutti, mescolare le persone, dare loro la possibilità di utilizzare le medesime strutture al fine di conoscersi e socializzare. Fino a quando continueremo a comprare una struttura gioco pericolosa, (che non rispetta al 100% i criteri di sicurezza imposti dalla normativa UNI EN 1176), molto economica, (a partire da 2.900 euro circa), e riservata a una sola categoria di utenti, difficilmente potremo affermare di aver fatto un primo passo verso l’inclusione sociale e il rispetto dei diritti dei bambini. Un primo passo lo si può fare iniziando ad abbattere le barriere che si trovano in quasi tutti i parchi gioco, (basti pensare al comune fondo in ghiaino o terra battuta), e scegliendo un gioco che permetta ai bambini di stare fianco a fianco, non una struttura che divida i bambini in due gruppi.

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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