Cosa significa progettazione dell’accessibilità?

Da oltre trent’anni il tema dell’accessibilità è affrontato da normative che ne regolamentano in modo anche molto preciso il campo di applicazione. A partire dagli anni Settanta in Europa e negli Stati Uniti è stato elaborato un approccio progettuale affinché gli interventi sugli spazi, sugli oggetti e sui servizi siano effettuati con lo scopo che il maggior numero possibile di persone, includendo le generazioni future, indipendentemente dall’età, dal sesso, dalle capacità e dal background culturale, possa partecipare alla costruzione della società avendo pari opportunità nelle attività economiche, sociali, culturali e ricreative, tutto ciò con il massimo dell’autonomia possibile. 

Il Design for All è un approccio globale alla progettazione, volto a modellare l’ambiente considerando le capacità e le esigenze di tutti i possibili utenti, adulti e bambini, persone anziane, disabili motori o sensoriali. Il progetto secondo i criteri del Design for All* supera i limiti del progettare senza barriere, ponendo la questione non in termini negativi (come l’eliminazione di qualcosa) bensì piuttosto come la proposizione di nuove soluzioni di qualità, e in questo modo esce dall’idea di un approccio limitato e stigmatizzante rivolgendosi a un’utenza ampia.

La progettazione accessibile interessa ben più degli edifici in senso stretto, riguarda gli spazi urbani, gli spazi verdi e i parchi, gli spazi per la mobilità e i mezzi di trasporto, gli spazi pubblici e gli edifici storici, e gli spazi della casa, …
Un luogo comune da sfatare è l’idea che il progettare in modo accessibile rappresenti un vincolo che determina soluzioni di scarsa qualità architettonica. La pratica dimostra proprio il contrario.

L’accessibilità è una caratteristica degli edifici, delle città, degli oggetti, dei servizi, che va risolta dal progettista, sia esso architetto, ingegnere o designer, con soluzioni che devono appartenere al suo bagaglio culturale, fatto di inventiva, capacità d’uso dei materiali, conoscenza dei bisogni e delle caratteristiche dell’utenza, rispetto delle normative di settore ecc.

Notizia integrale qui: http://www.ingegneri.info/news/edilizia/cosa-significa-progettazione-dellaccessibilita/

* Principi del Design for All
– Equità – uso equo: utilizzabile da chiunque.
– Flessibilità – uso flessibile: si adatta a diverse abilità.
– Semplicità – uso semplice ed intuitivo: l’uso è facile da capire.
– Percettibilità – il trasmettere le effettive informazioni sensoriali.
– Tolleranza all’errore – minimizzare i rischi o azioni non volute.
– Contenimento dello sforzo fisico – utilizzo con minima fatica.
– Misure e spazi sufficienti – rendere lo spazio idoneo per l’accesso e l’uso.

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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