Mamma Doris ci ha inviato questa bellissima riflessione in cui cerca di spiegare perchè è giusto che i parchi gioco cittadini vengano dotati di giochi inclusivi. Le sue motivazioni sono validissime! Leggiamo tutti e convidiviamo:

“Perché realizzare un parco giochi accessibile a tutti i bambini?
Perchè è un loro diritto, così come scritto nell’articolo 31 de “La convenzione sui diritti dell’infanzia”, che dice:
1. Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.
2. Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.
Ma non è abbastanza, perchè purtroppo a volte i diritti non vengono riconosciuti come tali; sono scritti, tracciabili e rintracciabili, ma non ci sono le condizioni concrete per garantirli. E questo succede soprattutto nella disabilità. Si sentono e leggono tante belle parole, ma nel quotidiano nessuno, o quasi, fa qualcosa per cambiare le cose.
Essere disabili significa essere al di fuori di ciò che la nostra società prevede come “normalità”; la normalità è avere due braccia che si muovono, due gambe che camminano, dieci dita dei piedi, dieci dita delle mani, due occhi che vedono, due orecchie che sentono, una bocca che parla, un naso che “odora”, un cervello ben funzionante, organi del corpo al posto giusto e che funzionano alla perfezione. E la società ha impostato la scuola, il lavoro, lo sport, il tempo libero, la musica…e persino il gioco, sulla normalità.
Quindi quando una persona (bambino, ragazzo, adulto, anziano) ha una parte del corpo, un organo, uno dei 5 sensi che non funziona come dovrebbe, avrebbe bisogno di strumenti diversi per la scuola, lo sport, la musica, il lavoro, il gioco…ed ecco la vera diversità!!! Sono gli strumenti che servono per fare tutte queste cose che fanno la vera differenza, perché purtroppo spesso non ci sono strumenti alternativi a quelli normali.
Per il bambino il gioco è uno dei principali strumenti di comunicazione, condivisione e svago. Ed ecco un secondo motivo del perchè realizzare un parco giochi inclusivo; per permettere ad ogni bambino di socializzare, interagire, condividere gioie e fatiche.
Ci sono bambini con malattie talmente invalidanti che fanno persino fatica a fare un sorriso e non dovrebbe essere faticoso fare un sorriso, soprattutto per un bambino. Ed è così bello vedere un bambino che sorride. Abbiamo già trovato il terzo motivo: permettere a tutti i bambini di poter sorridere con la minor fatica possibile, perchè quando un bambino gioca, si diverte, prova emozioni forti bellissime, sorride. E, vi garantisco, che il sorriso di un bambino speciale è meraviglioso.
Inoltre, un parco giochi inclusivo permette ai bambini normodotati di scoprire un mondo nuovo, diverso da quello che vivono tutti i giorni; un mondo che all’inizio fa paura perchè non lo si conosce…ma dopo averlo osservato, prima da lontano e poi sempre più vicino, dopo averlo “toccato” e condiviso, i bambini normodotati diventeranno anch’essi bambini speciali, con una nuova e meravigliosa sensibilità.

mamma Doris”

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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