Disabile non può giocare, causa alla scuola

Travacò Siccomario, (Pavia). La scorsa primavera nel giardino della scuola elementare Mezzadra sono spuntati tre giochi per gli alunni acquistati grazie a una raccolta fondi portata avanti dalla Pro loco e caldeggiata dalle famiglie. I bambini hanno accolto i giochi con piacere, tutti possono usarli, tranne un bambino con disabilità motoria che gli impedisce di camminare bene e quindi di salire la scaletta a pioli del modulo gioco torretta con scivolo. Da quei giochi, dunque, è escluso. La famiglia del bambino si è rivolta a un legale che ha presentato in tribunale un ricorso per «comportamento discriminatorio» che tira in ballo il Comune di Travacò e il Ministero dell’Istruzione.

La famiglia del bambino si era attivata, nell’autunno 2015, quando venne a sapere che a scuola sarebbero state installate tre strutture ludiche per bambini. Il padre scrisse subito alla scuola, chiedendo che «i tre giochi prima di essere montati fossero adattati affinché nessun bambino restasse escluso». Il Comune rispose assicurando che le strutture «avrebbero avuto accessi facilitati per permetterne la fruibilità a tutti i bambini». Ma il 15 aprile 2016, quando le strutture furono montate, i genitori scoprirono che non era stata apportata alcuna modifica. Solo a questo punto, dopo uno scambio di mail, i genitori si sono rivolti a un avvocato.
Notizia integrale qui: http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2016/07/12/news/disabile-non-puo-giocare-causa-alla-scuola-1.13809043

Il comportamento di chi ha deciso, nonostante la segnalazione dei genitori, di installare questo gioco nel giardino della scuola, è tristissimo. Esistono giochi utilizzabili contemporaneamente da bambini “normodotati” e bambini con disabilità! Ad esempio un gioco con gradini larghi e bassi e corrimano che permette a un bimbo di salire appoggiandosi o gattonando fino alla cima! E nessuno dice di togliere la scaletta a pioli, lo scivolo potrebbe avere due accessi: uno facilitato e uno classico. Sono giochi che esistono da anni e anni e andrebbero presi in considerazione perché i bambini hanno tutti gli stessi diritti!

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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