E il progetto?
oggi vi sottoponiamo qualche domanda, magari voi riuscirete a darci una risposta motivata e logica perché noi non abbiamo ancora capito alcune dinamiche che riguardano l’area giochi.° Perché ogni qualvolta si decide di costruire un Museo, riqualificare una Piazza, realizzare una pista ciclabile, inserire una rotonda in un incrocio di strade, (e l’elenco potrebbe proseguire); per prima cosa si decide di redigere un progetto*, mentre nel caso dell’area giochi no?° Perché ogni qualvolta che si approva un progetto cittadino l’amministrazione comunale pubblica un bando per permettere a diverse aziende di partecipare alla gara per l’affidamento dei lavori, mentre nel caso del parco giochi talvolta questo non accade?
Sono domande, (in particolare la prima), che ci poniamo ogni giorno e, nonostante le mille ipotesi, ancora non abbiamo trovato una risposta. Forse non si pensa al progetto perché il gioco non viene ritenuta attività sufficientemente importante? Forse perché è un’attività che svolgono in particolar modo i bambini, mentre l’amministrazione pensa solo agli adulti? Forse i bambini non sono cittadini al pari di coloro che hanno raggiunto la maggiore età e possono votare ed esprimere la loro opinione?
Noi tutti, come cittadini, dovremmo interessarci a queste dinamiche perché dei soldi pubblici dovremmo poter trarre beneficio tutti, grandi e piccoli. L’amministrazione comunale altro non è che una grande famiglia che pensa alla città, così come la famiglia composta da genitori e figli pensa alla propria casa. Noi viviamo con la nostra famiglia nella nostra casa che si trova all’interno di una “famiglia” più grande in una “casa” più grande.
Perché ai piccoli non viene prestata l’attenzione che meritano? Hanno una voce piccina e noi adulti dovremmo far da tramite per loro e comunicare alle nostre amministrazioni quali sono i bisogni dei nostri figli, alunni, nipoti, …
I bambini, in quanto cittadini, hanno diritto a vivere in luoghi a misura di persona, (città con marciapiedi, limiti di velocità molto severi per le auto, piste ciclabili, ampie zone pedonali dove poter camminare senza doversi preoccupare degli automezzi), e hanno diritto, così come gli adulti, a luoghi a loro dedicati ben progettati!
Se per gli adulti si progettano spazi belli, funzionali ed efficienti, lo stesso deve accadere per gli spazi dove i bambini giocano e trascorrono parte del loro tempo libero!
Noi crediamo che esista un solo modo di realizzare un parco giochi inclusivo, (vale anche per quello classico), ovvero rivolgersi a una persona esperta di aree gioco che abbia competenze anche riguardo l’accessibilità dei luoghi pubblici e qualche conoscenza riguardo i bisogni delle persone con disabilità. A questa ultima parte si può rispondere avvalendosi della progettazione partecipata ovvero coinvolgendo rappresentanti di associazioni del territorio dove si intende realizzare il parco che si occupano di tipi di disabilità differente: motoria, sensoriale, intellettiva.
Questo a nostro parere, (ma sembra che i risultati derivanti da diversi modi di realizzare parchi inclusivi lo dimostrino), è l’unico modo per realizzare un parco giochi inclusivo al 100%.
Ad oggi, nella maggior parte dei casi, il Comune contatta un’azienda che gli fornisce un progetto-base di parco inclusivo e successivamente si procede all’acquisto e installazione degli stessi, (in tanti casi non viene pubblicato alcun bando, chi ha scelto a chi affidare i lavori?). Altre volte ancora viene semplicemente effettuata una scelta delle attrezzature da installare consultando un catalogo.
Questo è sbagliato! È sbagliato perché è sintomo di superficialità e di poca attenzione verso i cittadini, verso i bambini, verso il loro diritto, (importantissimo), al gioco. Le aziende vendono strutture gioco mentre l’amministrazione deve rendere conto del proprio operato ai cittadini, l’amministrazione ha delle responsabilità verso gli abitanti di una città ed è corretto che si prenda questa responsabilità anche nel redigere i progetti o ad affidarli a persone che competenti, ma non a chi vende strutture gioco.
In famiglia vi comportate così? Se dovete acquistare una casa, un’auto, arredare il salotto, vi affidate all’azienda? Chiedete al concessionario di scegliere l’auto al vostro posto? Fate scegliere ad altri la casa dove andrete a vivere? Affidate al mobilificio il progetto del vostro salotto? Noi pensiamo proprio di no, siamo certi che prima di scegliere la vostra auto, casa o mobili per il salotto pensate al progetto, magari non un progetto su carta ma nella vostra testa avete ben chiaro il prodotto che desiderate: valutate ogni pro e contro di prodotti simili ma con caratteristiche diverse, valutate dimensione, colori, costi, … Poi vi recate in diversi negozi per trovare ciò che fa al caso vostro, o che si avvicina di più a quello che desiderate, e infine decidete.
La stessa cosa deve valere per la grande famiglia che è l’amministrazione comunale che si occupa della città: progetto, bando, affidamento lavori e realizzazione. Come cittadini penso che dovremmo pretenderlo e lo possiamo fare informandoci ogni volta che apprendiamo dai quotidiani la notizia dell’intenzione di realizzare un parco giochi. Chiedete informazioni e pretendete per i bambini lo stesso trattamento riservato agli adulti
Ora attendiamo le vostre risposte alle nostre due domande!
* progetto: ideazione, piano, proposta per l’esecuzione di un lavoro o di una serie di lavori. In ingegneria e architettura, il complesso degli elaborati (disegni, calcoli e relazioni) che determinano le forme e le dimensioni di un’opera da costruire (edificio, impianto, macchina, strada, ecc.), ne stabiliscono i materiali, il modo di esecuzione, le particolarità costruttive, i reciproci impegni tra committente e costruttore e ne stimano il costo (in alcuni casi vi è compresa anche una relazione sulla ricerca preliminare che ha determinato le scelte). http://www.treccani.it/vocabolario/progetto/
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti
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Giovanna Nones
11 Febbraio 2017 at 12:53 pmPerfettamente giusto !!!!