I miei tempi per la stesura di articoli sono ovviamente più lunghi di quelli di Claudia, ma d’altronde l’esperta di scrittura e web è lei, non io!!! Il post di Claudia, la nostra gita al parco giochi inclusivo di Fontaniva,  è molto bello, ricco di particolari e dettagli, elenca pregi e difetti del parco, come nel suo stile d’altronde!, in ogni caso mi fa piacere lasciare le mie impressioni su questa gita, impressioni di una mamma con un figlio disabile motorio, affetto da Amiotrofia Muscolare Spinale, (SMA). Ci tendo a precisarlo proprio perché non tutte le disabilità sono uguali, come spesso abbiamo specificato,  ma in questo caso penso che la difficoltà motoria di Cristian caratterizzata da equilibrio instabile, scarsa forza agli arti superiori, difficoltà di deambulazione e conseguente veloce affaticamento siano rilevanti.

Il viaggio lungo e la giornata calda con 2 piccoli pesti al seguito, (20 mesi uno e quasi 7 anni l’altro), penso che in parte ve li possiate immaginare: capricci, soste pipì, merende, giochi in auto… Quindi tralascio per arrivare direttamente alla meta tanto desiderata.
La curiosità e l’eccitazione sono state le sensazioni principali, sicuramente più mie che di Cristian, lui non vedeva semplicemente l’ora di arrivare al parco per giocare. Io dovevo capire, studiare, valutare, “copiare”.
Appena arrivati in prossimità del parco colpisce sicuramente il colore dei giochi, e quanti giochi!, e il fatto che si tratta di un parco recintato, (certo con Cristian non corro il pericolo che scappi via di corsa ma con suo fratello ho proprio ringraziato che ci fosse una recinzione!). È facile parcheggiare…Ma…Mi è sembrato un po’ “isolato”, non mancavo certo abitazioni nelle sue vicinanze, ma il bar più vicino è raggiungibile solo in auto, (ok solo 5 minuti, non ore), non ci sono bagni pubblici e non ci sono, o perlomeno non ho visto fontanelle dell’acqua, (penso che ci siamo bevuti almeno 4/5 bottigliette d’acqua visto il caldo e la mancanza di spazi d’ombra).

Il viale sonoro che accoglie all’ingresso del parco è veramente bello ed ha catturato l’attenzione di Cristian, che nonostante le difficoltà motorie, non volendo spostarsi con la sua spider manuale e volendo camminare, ha trovato il modo per far suonare le note più volte impartendo ordini a chiunque fosse sul vialetto!! ma è stato velocemente distratto dalle automobiline sulle quali si è divertito molto, ma purtroppo spesso usciva dal vialetto non riuscendo con la sua minor forza a controllare le leve per la direzione e  finiva nell’erba, dove tra l’altro le macchinine non potevano “transitare”. (Viale sonoro: promosso – Macchinine… promosse! Ottima la scelta del maniglione per spingerle e delle leve per muoversi in autonomia, dotate di cintura di sicurezza… Ma perchè non farle andare anche sull’erba? Nel mio caso personale comunque non possono essere usate in completa autonomia da Cristian).

Finite le prove di guida si è fatto togliere scarpe e calzini per “tuffarsi” nella piscina delle palline. Ottima l’idea di uno spazio per inserire la carrozzina e permettere al piccolo “non standard”, come dice la nostra amica Mami Compulsiva, (parco giochi inclusivo: la nostra esperienza), di giocare e interagire con gli altri nuotatori immersi, peccato non essere riuscita a far entrare Cristian o altri bimbi in carrozzina per verificare se era possibile o meno. Beh Mattia da qui non voleva più uscire tanto si divertiva, Cristian invece, nonostante si divertisse, sprofondava letteralmente sotto le palline, mancava una barra lungo il perimetro a cui si potesse reggere, e così per la sua sicurezza ho preferito uscisse.
Cristian ha poi controllato il buon funzionamento dei tubi della voce: capito il meccanismo di trasmissione dei suoni, seppur con qualche difficoltà per schiacciare il pulsante, ha fatto un resoconto sui pulsanti che non funzionavano!

Abbiamo passato un po’ di tempo anche a correr dietro alle palline da lanciare ai Fiori Appiccicosi, (per un bimbo in carrozzina è difficile raccogliere le palline a terra, se almeno ci fosse stata la cordellina come specificato nel catalogo poteva recuperarle in autonomia! Comunque neanche io sono riuscita ad attaccarne una, figuratevi lui dovendole lanciare dal basso all’alto e con delusione di Cristian abbiamo provato altri giochi.
Siamo passati alla sabbiera, giusto qualche minuto, (forse con qualche barattolo per i travasi ci sarebbe stato di più). Comunque promossa, è raro vederne nei parchi ed è utilizzabile anche con la spider.
Pallavolo four, pallavolo two… Provati e riprovati, (perchè Cristian è anche un bel testone!), ma… Bocciati! La seduta per lui era tutto tranne che comoda, tendeva a scivolare in avanti e ai lati, non riusciva a trovare il modo di restare ben seduto e nonostante la cintura di sicurezza non era affatto sicura per lui. Non troppo sicuri neanche per la mamma che per aiutarlo si è presa una pallonata in faccia! (La palla in effetti era un pò pesantina anche per farla muovere viste le sue dimensioni e i tubi a cui era collegata che dovevano girare per farla spostare).

Albero mangiapalla….bocciato. Cristian ci ha provato ma in carrozzina non riusciva ad arrivare al piano dove cadevano i palloni, e preso in braccio non aveva abbastanza forza per far arrivare il pallone al centro dell’albero.
Un gioco che ha divertito tanto Cristian, un po’ meno me perchè dovevo sostenerlo di peso e correre dietro a lui contemporaneamente, è stato la teleferica. Unico difetto di quella con seggiolino è che era sprovvisto di cinture di sicurezza e anche in questo caso la seduta un pò arrotondata non favoriva certamente la stabilità di seduta. Ma l’ingegno a volte non manca e qualcuno è riuscito a divertirsi comunque, mettendo il tutore di sostegno utilizzato nel passeggino!!!

 

Infine il Tunnel Mangiatutto!sicuramente promosso, me ne sono innamorata appena visto sul catalogo ed è veramente molto carino. Cristian è entrato a piedi, con la spider, con la macchinina e pure io!!! A mio parere completamente accessibile, (forse per un non vedente non proprio), e inclusivo: permette più soluzioni di gioco, dalla tana/rifugio al nascondino, e con la fantasia dei bambini e la loro voglia di giocare e socializzare le idee certamente non mancheranno.
Nonostante le MIE critiche Cristian si è comunque divertito un sacco!!!

Raffaella Bedetti, mamma di Cristian.

Il video lo trovate qui: Come divertirsi al parco (anche stando in carrozzina!!)

Se volete emozionarvi ancora leggete il post di Raffaella in cui racconta le sue impressioni sul parco giochi inclusivo di Rimini: Gita al parco giochi inclusivo di Rimini. 

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

comment 4

  1. 14 Luglio 2014 at 11:53 am

    Bravissime! Grazie del resoconto, attendevo di potervi leggere per sapere come fosse andata 🙂

  2. °°valeria°°

    17 Luglio 2014 at 3:15 pm

    bellissimo questo parco degno di un bel 10
    ciao VAleria

Lascia un commento

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: