Di ieri la notizia dell’installazione di due nuovi giochi in un parco cittadino. Due giochi dichiarati accessibili, installati appositamente, (accanto a giochi preesistenti), per permettere anche ai bambini con disabilità di giocare. Uno dei giochi è stato acquistato grazie ad un’associazione di volontariato.
I giochi sono stati installati su terra/prato e nelle immagini che sono state diffuse sui social non sono visibili vialetti di accesso. Non solo: uno dei due giochi non è stato installato a livello terra quindi risulta inaccessibile agli utenti in carrozzina. L’unica soluzione è sollevare la carrozzina e posizionarla sulla pedana che si trova a circa 20 cm di altezza dal suolo. L’accessibilità? Andata a farsi friggere. Però su testate giornalistiche online e siti vari è stata riportata la notizia dell’installazione di due giochi accessibili a tutti… I giochi potranno anche essere accessibili, (che significa che bambini con disabilità possono utilizzare questi giochi), ma deve essere garantita anche l’accessibilità al gioco tramite corretta installazione e vialetti. 
L’accessibilità è la caratteristica di un dispositivo, di un servizio, di una risorsa o di un ambiente d’essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia d’utente. Il termine è comunemente associato alla possibilità anche per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria, o psichica, di accedere e muoversi autonomamente in ambienti fisici…
(Fonte Wikipedia)

I “giochi accessibili a tutti” lo sono nel momento in cui è garantita l’accessibilità. Non dimentichiamocene! Come cittadini dobbiamo pretendere dalle amministrazioni comunali che venga garantita l’accessibilità perché esistono leggi sull’abbattimento delle barriere che devono essere rispettate proprio perché tutti i cittadini hanno gli stessi diritti ovvero poter frequentare e fruire dei luoghi pubblici! Non dobbiamo accontentarci, l’installazione di giochi accessibili a tutti non è un favore, un regalo speciale, deve essere la normalità visto che il gioco è un diritto, (sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia), ed esistono leggi che impongono l’abbattimento delle barriere.

 

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

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