GIOCHI INCLUSIVI”: L’IMPEGNO DEL COMUNE DI TRIESTE

“GIOCHI INCLUSIVI”: L’IMPEGNO DEL COMUNE DI TRIESTE PER GARANTIRE ATTREZZATURE LUDICHE ‘INCLUSIVE’ E ACCESSIBILI A TUTTI I BAMBINI CON DISABILITA’ MOTORIE E SENSORIALI E AI NORMODOTATI
Giocare è un diritto fondamentale di tutti i bambini, sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. L’Amministrazione comunale, tramite gli Assessori ai lavori Pubblici Andrea Dapretto e alle Politiche Sociali Laura Famulari, ha disposto in questi giorni, con apposita delibera di indirizzo, che l’integrazione delle aree gioco comunali esistenti o l’allestimento di nuove aree gioco deve necessariamente prevedere l’inserimento di attrezzature ludiche inclusive ovvero accessibili, sicure e utilizzabili sia da bambini con disabilità motorie e sensoriali che da bambini normodotati. E in modo da consentire ai primi di partecipare attivamente alla vita di comunità, e relazionarsi con tutti i coetanei durante le attività ricreative.
La finalità è quella di riuscire ad avere in città solo parchi dove tutti i bambini possono giocare insieme, che siano privi di barriere architettoniche e dotati di giochi accessibili e fruibili da tutti i bambini, da quelli che possono correre e saltare, a quelli che usano la carrozzina, ai piccoli ipovedenti, o con disabilità motoria lieve. Come: sostituendo le rampe alle scale, posizionando i pannelli sensoriali ad altezza tale che possano essere utilizzati anche da chi sta seduto, prevedendo a tunnel giganti il cui accesso sia possibile anche alle carrozzine, giostre girevoli che possano essere utilizzate da tutti ecc.
Grazie a un importante donazione della Fondazione CRTrieste, di 75.000 euro, si è stabilito di dotare 15 aree gioco comunali di nuove attrezzature ludiche.
Tutta la città dev’essere più facilmente accessibile, non soltanto i giardini pubblici, è stato rimarcato dall’assessore Dapretto, ricordando che le disabilità possono essere anche temporanee e riguardare pertanto le persone normodotate, adulti, anziani e bambini. L’obiettivo è di arrivare, entro un paio d’anni, a superare le disparità d’uso attraverso l’inclusione di giochi accessibili a tutti in giardini perciò accessibili, sostituendo man mano i vecchi giochi con quelli nuovi.
Ma prima delle istituzioni, sono i cittadini che hanno il dovere di far crescere il senso di inclusione, contribuendo alla tutela del verde pubblico per renderlo più inclusivo e per far crescere il futuro cittadino. I parchi pubblici riuniscono tante persone e sono luoghi dove passato, presente e futuro s’intrecciano per costruire una nuova realtà.
Parole di sincero apprezzamento per l’iniziativa sono state espresse anche dalla rappresentante del Comitato dei genitori dell’istituto comprensivo Bergamas, Martina Boniciolli.

Per leggere la notizia clicca qui: http://www.retecivica.trieste.it/new/Default.asp?tabella_padre=sezioni&ids=12&tipo=-&pagina=cstampa_leggi.asp&comunicato=13702

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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