Giostra di Campi Bisenzio
11 Ago 2017

Lettera per l’amministrazione comunale di Campi Bisenzio inviata a diverse testate giornalistiche

Buongiorno,
ci presentiamo: siamo Claudia e Raffaella e da diversi anni ci occupiamo di diritto al gioco ed aree gioco inclusive portando avanti una campagna di sensibilizzazione per la realizzazione di parchi dove tutti i bambini possono giocare insieme, cosa che nel 2017 dovrebbe essere realtà in ogni città italiana visto che il gioco è un diritto sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, e l’abbattimento delle barriere di edifici e spazi pubblici dovrebbe essere già stato recepito dai Comuni come da D.P.R. 503 del 1996.

Abbiamo appreso dai quotidiani la notizia dell’incidente accaduto al parco Iqbal di Campi Bisenzio sulla giostrina con rampa e siamo molto dispiaciute per l’accaduto, speriamo che il bambino coinvolto non abbia riportato gravi danni. Vorremmo però capire come mai la giostra è stata installata in quel modo ovvero con la base rialzata rispetto al terreno. Avevamo già espresso perplessità visionando le foto dell’inaugurazione sulla pagina facebook dell’associazione CUI I Ragazzi del Sole; nella quasi totalità dei parchi italiani ove è stata installata questo tipo di giostra la pedana del gioco è allo stesso livello del terreno proprio per permettere alle carrozzine di accedere al gioco in maniera agevole, senza l’utilizzo di alcuna rampa e in autonomia. A Campi Bisenzio la rampa è stata aggiunta successivamente all’installazione della giostra invadendo di fatto lo spazio di sicurezza del gioco che sicuramente è specificato nella scheda tecnica che, nonostante vari solleciti, non ci è stata fornita. Abbiamo inviato alcune mail all’amministrazione comunale ma non avendo ricevuto risposta proviamo a utilizzare altri canali non per far polemica, politica o altro ma perché davvero abbiamo a cuore il diritto al gioco di tutti i bambini che però non deve mai essere messo in secondo piano rispetto alla sicurezza. Il fine, rendere il gioco accessibile, in questo caso non giustifica i mezzi ovvero la rampa.

Parchi per Tutti ha sempre dichiarato di non far parte di gruppi politici, scriviamo articoli, diamo suggerimenti, abbiamo partecipato a diversi seminari/convegni, abbiamo fatto parte di un gruppo di lavoro per la progettazione dell’area gioco inclusiva di Rimini.
Vorremmo chiedere pubblicamente all’amministrazione di rimuovere quella brutta rampa e di installare il gioco a livello del terreno in modo da rendere l’accesso alla giostra sicuro ed unico per tutti gli utenti perché, a nostro parere, se è necessario apporre un cartello accanto al gioco con specificato che i bambini in carrozzina e i loro accompagnatori devono usare la rampa mentre tutti gli altri utenti non possono assolutamente farlo forse siamo in presenza di un pericolo e un parco giochi dovrebbe essere prima di tutto sicuro.
In un parco giochi non ci risulta che le strutture abbiano bisogno di cartelli che spieghino l’utilizzo dello scivolo, dell’altalena, del gioco a molla. Non dovrebbe essere necessario scrivere che è pericoloso inserire le mani tra la giostra e la rampa, (che è stata ricoperta di gomma per ridurre il rischio di incidenti). A cosa potrebbe servire inoltre il cartello in presenza di bambini che non sanno leggere o di adulti che li accompagnano che possono, anch’essi, non conoscere la lingua italiana per svariati motivi?

Attendiamo cortese risposta e naturalmente ci piacerebbe visionare i documenti della giostra
Claudia e Raffaella

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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