Imperia, recintata l’altalena per carrozzine
13/10/2017 Imperia. Monta la polemica per la recinzione posizionata dall’Amministrazione Comunale intorno all’altalena per utenti in carrozzina a seguito delle varie polemiche riguardo le problematiche sulla sicurezza. La struttura è stata realizzata al fine di evitare che i bambini, passando vicino all’altalena, vengano colpiti accidentalmente dal cestello basculante. Le contestazioni riguardano in particolare l’impatto visivo, tanto che l’Associazione “La Giraffa a Rotelle” l’ha definita “una gabbia da zoo“.
L’Associazione “La Giraffa a Rotelle“ chiarisce: “Tempo fa il Comune ci aveva posto un’alternativa a seguito delle lamentele per la sicurezza: o spostavamo l’altalena all’ISAH oppure doveva essere recintata. Abbiamo optato per la seconda opzione, perché spostarla avrebbe significato ghettizzare i bambini con disabilità, mentre l’intento era proprio quello di includere”. Notizia integrale: https://www.imperiapost.it/281582/imperia-recintata-laltalena-dei-disabili-al-parco-urbano-infuria-la-polemicasembra-una-gabbia-da-zoo-dove-linclusionele-immagini
Riguardo l’altalena per utenti in carrozzina installata ad Imperia abbiamo già espresso il nostro parere che non è differente da quello riguardo le altre 318 installate nei vari parchi e giardini italiani. Potete leggere questo articolo dello scorso luglio: http://www.parchipertutti.com/superficialita-tastiera-altalena nel quale puntualizzavamo che l’inclusione non può essere conquistata con questo tipo di gioco esclusivamente riservato a una categoria di utenti. È indubbiamente un gioco che permette ad alcuni utenti di provare la sensazione di dondolare, anche se il movimento basculante a causa del fermo non può essere ampio quanto quello di un’altalena classica. È anche un gioco pericoloso che non dovrebbe assolutamente essere installato in parchi pubblici privi di sorveglianza! Continuate pure a convincere voi stessi di essere delle bravissime persone perché avete raccolto fondi per comprare un’altalena per i disabili, (a noi pare più un gesto pietistico nel suo significato negativo che un gesto generoso e volto a includere), che metterà in pericolo chiunque si avvicinerà al gioco e purtroppo nella maggior parte dei casi verrà danneggiata entro pochi mesi. Questo gioco può essere installato nelle sole aree recintate e sorvegliate da parte di un custode per ovvi motivi che sono appunto la sicurezza di tutti gli utenti che frequentano il luogo e la tutela del gioco stesso che essendo dotato di un fermo e di una pedana è facilmente danneggiabile a causa dell’utilizzo improprio.
In conclusione: la recinzione realizzata ad Imperia attorno all’altalena è brutta, non si può certo dire il contrario, ma che senso hanno le polemiche in questo caso specifico? A quale pro affermare che recintare questo tipo di gioco lo rende meno inclusivo? Non si tratta di un gioco inclusivo in ogni caso e se la recinzione offre maggiore sicurezza per i frequentatori del parco, ben venga. Ci piacerebbe però che gli utenti riflettessero seriamente sul significato di inclusione e sulla visione della persona con disabilità.
Un parco giochi inclusivo non fa notizia, perché agli occhi dei più ha l’aspetto di un normale parco giochi e i bambini e il gioco, si sa, non vengono considerati dai politici, dalla gente. Un’altalena per utenti in carrozzina invece fa notizia! Nel nostro immaginario collettivo “il disabile” deve stare in un angolino, da solo, in luoghi a lui riservati. Non deve mescolarsi con i “normodotati”. La foto di un bambino in carrozzina su un’altalena con pedana è l’immagine simbolo del “disabile”. Meglio giochi da solo su un ‘altalena a lui dedicata piuttosto che in un parco dove tutti possono stare insieme e interagire.
Non fermatevi alla superficialità di questa affermazione: entrate nella vostra mente e tirate fuori le immagini delle persone con disabilità e il contesto in cui le vedete. Persone con ogni tipo di disabilità: motoria, sensoriale, intellettiva. Le immaginate al parco giochi insieme ad altri bambini? Le immaginate in spiaggia a prendere il sole? Al museo? Al supermercato? O le associate sempre a luoghi riservati a loro? Cos’è l’inclusione? Tratto da: http://www.newsrimini.it/2017/07/parchi-inclusivi-la-storia-imperia/
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti