Installati giochi per disabili?
Carovigno (Brindisi). “Abbiamo deciso di installare i giochi per disabili affianco ai giochi già esistenti. Vogliamo favorire l’integrazione e l’inclusione“.
E VOI QUESTA LA CHIAMATE INCLUSIONE ??? UN GIOCO ESCLUSIVAMENTE RISERVATO A UTENTI IN CARROZZINA E PER GIUNTA PIÙ VOLTE DICHIARATO PERICOLOSO E NON CERTIFICATO?L’inclusione non è una parola vuota da pronunciare per attirare consensi politici, l’inclusione è una cosa seria e non la si raggiunge certo con un giochino riservato a qualcuno. Può esserci inclusione quando si realizza un parco accessibile, (vialetti lisci e pianeggianti, pavimentazione in gomma sotto e attorno ai giochi, cartelli che aiutano tutti ad orientarsi, panchine, …), e dotato di strutture gioco fruibili a tutti i bambini contemporaneamente. Un solo gioco, riservato a una piccola minoranza di utenti, non favorisce alcuna inclusione ma anzi suggerisce una maggiore divisione tra bambini “normodotati” e con disabilità. Ah no… i bambini disabili non hanno tutti il permesso di giocare su quell’altalena: solo chi ha una sedia a ruote può farlo. E un bambino cieco? Anche lui ha una disabilità! E un bambino che fatica a camminare e magari utilizza un deambulatore? Anche lui ha una disabilità e viene escluso dal gioco…
Questa è la situazione in Puglia: 5 parchi inclusivi, (Alberobello, Cisternino, Molfetta, Taranto e Triggiano) e ben 53 altalene per utenti in carrozzina. I cinque parchi potrebbero essere stati realizzati diversi anni addietro e magari non essere in grado di garantire un buon grado di integrazione di tutti i bambini ma almeno qualcuno ci ha provato. Qualche amministrazione ha provato a realizzare uno spazio adatto a tutti, così come dovrebbe essere ogni spazio pubblico ovvero fruibile da parte di tutti i cittadini.
Prediamo spunto dalle città che hanno realizzato spazi accessibili e per tutti i bambini, non accontentiamoci di un giochino che non è neppure certificato. Normativa a parte, potete leggere altri articoli al riguardo, pensate quanto può essere divertente per un bambino in carrozzina arrivare in un parco e rendersi conto di poter utilizzare un solo gioco e da solo. Il bambino deve giocare in solitudine mentre tanti altri bambini corrono nel parco e salgono e scendono da molte altre strutture gioco che a lui sono negate.
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti