La rampa, quella perfetta!
17 Ago 2017

In questi giorni in un gruppo chiuso si discute tra mamme, ci si confronta riguardo la reale accessibilità e inclusività di alcune strutture gioco con rampa. L’esperienza di queste mamme, (che hanno figli che si spostano in carrozzina), è immensa: mamme che non si fermano all’apparenza e criticano per il gusto di criticare, ma riportano esperienze con giochi simili, motivano dettagliatamente i problemi di accesso al gioco, fanno domande e suggeriscono soluzioni. Alcune riflessioni sono così importanti, e speriamo utili per chi progetta e produce strutture gioco, che vogliamo riportarle qui, in maniera anonima. Ai più potranno sembrare banali ma purtroppo non lo sono! Se è stato fatto presente che bisogna prestare attenzione ai dislivelli tra rampa e terreno significa che nella maggior parte dei casi accade che ci sia un piccolo gradino da superare per accedere alla rampa!
Voi potete definire un gioco accessibile e fruibile sul vostro catalogo/sito ma se un bimbo in carrozzina non riesce a salire e a usare il gioco, significa che la definizione è errata perché se è accessibile tutti devono riuscire a salire con facilità e se è inclusivo tutti devono poterci giocare. 

  • Se la struttura gioco è accessibile a utenti in carrozzina tramite una rampa non deve esserci alcun dislivello, anche di soli 1 o 2 centimetri, tra terreno e inizio della rampa. Un dislivello o gradino diventa molto pericoloso sia in salita che discesa e può provocare anche il ribaltamento della carrozzina. Il dislivello non deve essere presente neppure sul percorso.
  • Il terreno che circonda il gioco accessibile deve essere anch’esso accessibile, (no erba alta, terra battuta con dossi e avvallamenti, ghiaia, …), altrimenti cosa mettere a fare il gioco nel parco? Per mettere i bambini alla prova? “Se riesci a raggiungere il gioco, puoi usarlo!”
  • La rampa deve essere sufficientemente larga per permettere il passaggio di una carrozzina affiancata a una persona, deve essere sufficientemente larga da permettere manovre come curvare, girare su se stessi. Su questo argomento esistono svariate schede tecniche realizzate da architetti.
  • Una rampa che non conduce a nulla non è divertente, neppure se aggiungete un pannello ludico in fondo o a metà. Se la rampa non può condurre allo scivolo o altri giochi, a cosa serve? Il pannello ludico tanto vale metterlo a livello terreno! Nella maggior parte dei casi le rampa di una struttura gioco rendono accessibile solo una piccola parte della struttura principale mentre l’altra resta comunque off limits a causa di scale, corde di arrampicata, ..
  • Ai bambini in carrozzina, come ai bambini “normodotati” piace salire in alto e poi lanciarsi giù per una discesa! Se dovete realizzare una struttura gioco con rampa che rende accessibile una minima parte di una grande struttura e in maniera difficoltosa (dislivelli, pendenza troppo elevata, larghezza minima che non permette neppure di girare su se stessi) realizzare una rampa fine a se stessa che però sia appunto sufficientemente larga, dotata di corrimano e altri sistemi che impediscano alla carrozzina di cadere sul terreno sottostante ai lati della stessa!

Ai bambini piace molto salire e scendere. Ogni dislivello – muretto, gradino, rampa, discesa, – è un invito a muoversi. Piace salire e vedere il mondo dall’alto, piace scendere con un salto, o ruzzolare giù, o correre giù con un accelerando.” Tratto da IL GIARDINO DEI SEGRETI organizzare e vivere gli spazi esterni nei servizi per l’infanzia. Autore: Penny Ritscher.

Grazie a tutte le mamme per i preziosi consigli!

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

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