Lamezia Terme, raccolta fondi per altalena
“Abbiamo l’ambizione di realizzare in città il primo parco giochi inclusivo. Sappiamo che si tratta di un processo molto lungo e per questo inizieremo con l’installazione di una prima altalena per soggetti diversamente abili”. La manifestazione, dedicata all’inclusione sociale dei diversamente abili, sarà presentata alle ore 11.30 di mercoledì 15 Marzo nella sala Napolitano.
Notizia integrale qui: http://www.lameziaoggi.it/lamezia-terme/2017/03/12/lamezia-serata-beneficenza-con-max-cavallari-al-grandinetti/Come accade spesso la parola “inclusione” viene affiancata ad “altalena per disabili”. Nulla di più sbagliato! La promessa della realizzazione di un vero e proprio parco giochi inclusivo? Noi ci speriamo, ci speriamo veramente, ma fino ad oggi è successo solamente nel 1% dei cari che chi è partito con un’altalena ha portato avanti l’impegno di acquistare altri giochi per realizzare una piccola area giochi inclusiva. Perché partire da un gioco riservato a una piccola minoranza di bambini con disabilità? Non sarebbe forse meglio partire dall’accessibilità del parco, ad esempio, visto che nella maggior parte dei casi i parchi gioco classici presentano un fondo di ghiaia, erba o terra battuta? La realizzazione dei vialetti di accesso ai giochi è un elemento importantissimo e forse si sarebbe potuto iniziare da lì… Si potrebbe acquistare un gioco utilizzabile da tutti, per cominciare, non da un’altalena sulla quale potranno salire solo bambini che usano la carrozzina.
Noi continuiamo a dissociarci da queste iniziative e a spiegare che inclusione è giocare insieme nel medesimo luogo e con le medesime attrezzature. Quando è necessario è anche possibile aggiungere questo tipo di altalena in un parco giochi inclusivo ma non dimentichiamoci che è un gioco esclusivo, che è pericoloso, (molto), e che non crea alcuna inclusione visto che i bambini normodotati non lo possono utilizzare.
Aggiungiamo anche che ci piacerebbe che gli Enti Certificatori si esprimessero pubblicamente dichiarando se questo gioco è adatto a parchi pubblici oppure è troppo pericoloso per essere installato in luoghi privi di sorveglianza!
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti
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