Lettera per il Commissario di Santarcangelo di Romagna

Consegnata lettera al Commissario Straordinario di Santarcangelo di Romagna:

Gentile Commissario, 
in seguito agli articoli pubblicati dai quotidiani La Voce di Romagna, 19/03/14 e Corriere Romagna, 03/04/13, avremmo il piacere di incontrarLa personalmente per confrontarci con Lei in merito ai “parchi gioco accessibili e inclusivi”. 
La nostra principale intenzione è sensibilizzare tutte le persone che non sono a stretto contatto con la disabilità riguardo i diritti dei bambini. Crediamo che come adulti abbiamo il dovere di assicurarci che tutti i bambini abbiano gli stessi diritti. Uno dei diritti fondamentali dei bambini, sembra strano, è GIOCARE. Tutti i bambini hanno diritto al gioco che permette loro di crescere in maniera sana, di imparare a relazionarsi con altri bambini, rispettare i turni e quindi le regole. Giocando si finge di essere mamma, papà, dottore, si imita il comportamento degli adulti, si impara ad avere rispetto dei nostri simili. Tutti i bambini hanno diritto a questo. 
Purtroppo si pensa poco ai bambini con disabilità e infatti per loro esistono pochi giochi accessibili nei parchi. In certi casi, ci riferiamo ai bimbi con disabilità  motorie,  a volte non possono neppure accedere al parco perché esiste un gradino, un terreno dissestato o qualche altro ostacolo fisico. Non parliamo poi di salire su uno scivolo o un’altalena. In alcune città italiane negli ultimi anni sono sorti dei parchi inclusivi che sono stati realizzati rispettando tanti piccoli accorgimenti, le alleghiamo le linee guida del parco di Jesolo, e che sono alla portata di tutti i bambini. Anche noi, mamme romagnole, desidereremmo un parco simile, un parco in cui tutti i bambini siano liberi di muoversi in autonomia e giocare insieme per scoprire che possiamo imparare l’uno dall’altro, siamo diversi ma uguali, ognuno con i propri pregi e difetti, cose belle e brutte da donare all’altro. Forse al momento non è possibile realizzare un parco intero ma le chiediamo gentilmente di mostrarci la sua apertura verso questo progetto iniziando ad installare un gioco, magari presso il parco centrale, che sia accessibile e fruibile da tutti, anche da bimbi con disabilità. Per una città come Santarcangelo, così attenta alla cultura, alle tradizioni,  alle persone e al turismo, sarebbe un vanto e un valore aggiunto. Naturalmente ci impegniamo, con l’aiuto della UILDM Rimini, ad avviare una raccolta fondi per contribuire parzialmente o totalmente all’acquisto del gioco. 
Perché dovrebbe aiutarci? Perché i bambini sono il nostro futuro e lo sono tutti, non solo quelli che non hanno problemi ad arrampicarsi su una scaletta a pioli per poi scendere veloci da uno scivolo. Vorremmo iniziare dalla nostra terra, la Romagna, che è conosciuta da tutti come solare e accogliente, per sensibilizzare tutte le singole persone, le amministrazioni locali e via di seguito riguardo i giochi accessibili. Questi giochi sono belli, possono essere utilizzati da tutti e garantiscono i diritti dei bambini. Vorremmo che tutti scoprissero questi giochi e li prendessero in seria considerazione al momento di progettare un parco o sostituire un gioco rotto.
Certe della Sua disponibilità, porgiamo un cordiale saluto.
Raffaella Bedetti – Claudia Protti

 

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