Numeri, accessibilità, inclusione
Gli alunni con disabilità si concentrano soprattutto nella scuola primaria e secondaria di I grado: il 9,5% di essi si colloca nella scuola dell’infanzia; il 37% nella scuola primaria; il 28,5% nella scuola secondaria di I grado; il 25% nella scuola secondaria di II grado. (Dal 9° Rapporto di monitoraggio, presentato l’8 giugno 2016).
Non sono disponibili dati precisi riguardanti i bambini con disabilità sotto ai 6 anni.
Ad oggi non sono disponibili numeri certi dei bambini con disabilità ma una cosa è certa: TUTTI HANNO DIRITTO A GIOCARE.I numeri devono restare sulla carta mentre nella pratica dobbiamo impegnarci tutti a realizzare spazi accessibili a tutti nelle nostre città!
Durante la nostra esistenza attraversiamo fasi in cui siamo più o meno abili nel camminare, correre, arrampicarci, mantenere l’equilibrio. Quando siamo piccoli e impariamo a camminare, quando diventiamo mamme e papà e spingiamo un passeggino, quando ci infortuniamo e usiamo le stampelle, quando diventiamo anziani e ci aiutiamo con un bastone da passeggio…
Uno spazio privo di barriere architettoniche è uno spazio migliore non solo per le persone con disabilità ma per tutti! Ricordiamocene quando progettiamo un parco giochi! Un parco giochi è uno spazio pubblico e dovrebbe poter essere accessibile e fruibile da parte di tutti i cittadini grandi e piccini.
Non vogliamo sentir parlare di parchi gioco per disabili, non esistono e non devono esistere spazi riservati a persone con disabilità: dobbiamo tutti utilizzare gli stessi spazi che devono essere resi accessibili e fruibili come prevedono le varie leggi e normative italiane, (per approfondire leggi qui: Accessibilità e parco giochi inclusivo)
E ricordate che un parco giochi inclusivo che svolge adeguatamente le funzioni cui è destinato deve nascere da un progetto studiato da esperti o da un gruppo di lavoro formato da rappresentanti di cittadini, associazioni, tecnici del Comune, esperti di aree gioco. Rispetto a un parco classico necessita di molte valutazioni riguardo la scelta dei giochi, della pavimentazione, dell’accessibilità al parco stesso, … Un buon risultato si ottiene solamente così, e se ne volete la prova chiedetelo ai genitori di bambini con disabilità, (vari tipi di disabilità), invitateli in un parco giochi inclusivo e chiedete loro se i loro bambini riescono a giocare e se si divertono!
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti