Parchi giochi accessibili: non c’è solo l’altalena

Il vento che scompiglia i capelli, il sorriso che si apre sul viso man mano che si sale, il brivido, (e il piacere), della discesa. L’altalena regala emozioni e ricordi indelebili. Sarà per lo stare all’aria aperta, il giocare in compagnia di vecchi e nuovi amici oppure perché è nei parchi giochi che si trascorrono i primi momenti di autonomia e di esplorazione. D’altronde, giocando si impara e si cresce ed è proprio per questo che il gioco è un diritto riconosciuto sia dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza delle Nazioni Unite sia dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità. “Ma oltre all’altalena c’è di più e non basta una rampa per un bambino in carrozzina per far sì che un parco giochi si possa definire accessibile”, dice Mary Franzoni, due volte mamma, blogger, amante dei viaggi e founder di Playground around the corner, sito più app che permette di trovare il parco giochi più vicino a dove ci si trova. Mary Franzoni sarà tra i relatori del convegno annuale del Criba Emilia-Romagna Non solo altalena: la dimensione inclusiva del parco gioco, in programma a Bologna il 10 dicembre.

Per leggere la notizia completa clicca qui: http://www.cerpa.org/index.html?pg=28&id=609

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

 

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