Parco giochi inclusivo anche per bambini con disabilità?

Ce lo ripromettiamo spesso di non cedere in tentazione a commentare articoli che utilizzano termini errati riguardo la disabilità o che cercano di spacciare per inclusivo ciò che non lo è affatto ma… Non c’è niente da fare; ogni volta ci caschiamo in pieno.

Articolo di ieri 24/07/2017 su Gazzetta Benevento: http://www.gazzettabenevento.it/Sito2009/dettagliocomunicato2.php?Id=104390

 

  • “Le giostre possono alleviare quelle che sono le sofferenze del minore disabile.” Solito stereotipo che “il disabile” è sfortunato e/o sofferente… Aprite gli occhi! Le persone con disabilità hanno una vita, non tutte soffrono, vanno a scuola, al lavoro, al cinema, al parco e in vacanza! Purtroppo spesso vengono messi loro i bastoni tra le ruote perché gli spazi ed edifici presentano barriere di vario tipo e loro devono faticare il doppio per poter fruire di un servizio che dovrebbe essere garantito a tutti.

 

  • “L’idea è nata dall’assessore Maio al fine di destinare i fondi del bonus accoglienza alla realizzazione di un parco giochi inclusivo anche per bambini con disabilità. Un tecnico comunale dovrà effettuare una valutazione tecnica per la superficie disponibile per capire quanto spazio possano occupare le giostre ed il loro numero da inserire.” È possibile realizzare un parco inclusivo scegliendo due giostre da installare in un parco esistente? Assolutamente no, questo non garantirà affatto accessibilità e fruibilità per bambini con disabilità, (motoria, sensoriale, intellettiva). Un parco inclusivo richiede un’attenta progettazione e valutazione di ogni tipo di disabilità per garantire a ogni bambino la possibilità di gioco.

 

  • “Le giostre che saranno installate avranno la parola d’ordine dell’inclusione: “La diversità non deve esserci. Il parco deve essere di tutti“.
    Saranno uguali per tutti con una sola eccezione. Sarà richiesto, infatti, d’inserire un cartello dinanzi le giostrine per i bambini disabili che dovranno essere accompagnati dai propri genitori o tutori.” Quindi, se non abbiamo capito male si tratta di un parco inclusivo, (per tutti), che deve garantire l’inclusione ma ci saranno giostre riservate ai bambini con disabilità sulle quali i bambini “normodotati” non potranno salire. Già immaginiamo la solita altalena per utenti in carrozzina, (come fa a garantire il gioco a tutti i bambini con disabilità visto che è riservata solo a chi ha una carrozzina?), che tra l’altro non dovrebbe assolutamente essere installata in parchi pubblici non sorvegliati.

 

Noi vi invitiamo seriamente a riflettere, tutti, sul significato di inclusione e di parco giochi inclusivo… Se vogliamo installare un solo gioco accessibile e fruibile a tutti o la solita altalena per utenti in carrozzina, non parliamo di parco giochi inclusivo perché non lo è. Dichiariamo semplicemente di aver installato un’altalena per bambini in carrozzina. Naturalmente speriamo anche di aver torto, di aver preso un abbaglio e che alla fine il Comune realizzi davvero un bel parco senza fare distinzione tra giochi per normodotati e disabili, un parco dove tutti possono giocare insieme!

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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