Parco inclusivo?
In questi ultimi anni, vogliamo credere anche grazie alla nostra opera di sensibilizzazione, è aumentata l’attenzione verso il diritto al gioco e sono sorti diversi parchi accessibili a tutti che offrono divertimento anche a bambini con disabilità motoria o sensoriale. Purtroppo in Italia non esiste una legge che regolamenta la realizzazione di un’area giochi inclusiva, non esistono linee guida riconosciute da tutti i Comuni italiani e per questo motivo è difficile dare una definizione di parco giochi inclusivo ed è facile commettere errori.
Negli ultimi mesi in diverse città italiane sono stati realizzati dei parchi giochi che vengono definiti “inclusivi”. Non vogliamo pensare che si sia scelto di associare la parola “inclusivo” a “parco giochi” solo per ottenere un po’ di visibilità o di ricevere l’approvazione dei genitori di bambini con disabilità. Preferiamo pensare che la mancanza di informazioni riguardo le aree giochi inclusive e la loro realizzazione sia il motivo per cui alcuni parchi vengono definiti accessibili e con giochi fruibili da bambini con disabilità quando in realtà non lo sono.
Di certo non possiamo essere noi a stabilire le regole per la realizzazione di un parco giochi inclusivo anche se vi assicuriamo che leggiamo, ci informiamo, ci confrontiamo, impariamo… Un’idea ce la siamo fatta e, come già scritto poco più di due settimane fa, per noi l’accessibilità è la caratteristica più importante di un parco giochi inclusivo, (per approfondire leggi qui: caratteristiche di un’area giochi inclusiva: accessibilità).
Legalmente non abbiamo alcun potere per dichiarare che un parco giochi su prato o terriccio o ghiaia non è un parco inclusivo, ma per noi non lo è! Provate a sedervi in carrozzina e a muovervi in autonomia su un terreno coperto d’erba e poi fateci sapere se è così facile. In un parco giochi inclusivo, (che include), tutti i bambini dovrebbero avere le stesse possibilità di gioco e di movimento, scopo di un parco giochi inclusivo è agevolare i bambini, fornire soluzioni che permettano a tutti di scivolare, dondolare, oscillare… Non creare ostacoli, ma rimuoverli. L’erba non è il fondo più adatto a un parco inclusivo!
I giochi: solitamente in un parco sono presenti diversi giochi; nei parchi di piccole dimensioni, pochi; nei parchi grandi, tanti. Se decidete di installare un solo gioco parzialmente accessibile in un parco dove sono presenti 10 giochi, non chiamatelo parco inclusivo! Noi comprendiamo che dietro l’acquisto di un gioco c’è tanto impegno da parte di tante persone e che l’intenzione è sicuramente quella di far felici i bambini ma “parco inclusivo”, per noi, ha un preciso significato e vorremmo che fosse chiaro a tutti. Un parco inclusivo è un luogo dove tutti i bambini: normodotati, con disabilità motorie o sensoriali lievi o gravi possono giocare insieme ad altri bambini. Un luogo dove sono installati giochi il più possibile fruibili da parte di tutti i bambini.
No, non esiste un parco giochi perfetto così come non esiste un bambino con disabilità uguale a un altro ma è giusto fare il possibile per donare a tutti una possibilità di gioco, magari anche due, o tre, …
Potremmo sembrarvi cattive o maleducate ma sappiate che quando leggiamo la notizia dell’inaugurazione di un parco inclusivo pensiamo alla felicità di quei bambini che non hanno mai potuto scivolare o dondolare o anche solo semplicemente andare a far merenda al parco con un’amico, (perché voi lo portereste vostro figlio al parco con gli amici sapendo che non può utilizzare nessuna delle strutture gioco e non può muoversi in autonomia o con facilità all’interno del parco stesso?).
Poi guardiamo le foto del nuovo parco e scopriamo che è presente un solo gioco, oppure i giochi sono tanti ma tutti su terra o ghiaia. Questo ci fa male, molto male! Ci fa soffrire sapere che si son spesi tanti soldi ma il risultato non è un parco dove un bambino con disabilità può giocare con facilità così come fanno i suoi amici.
Informatevi prima di spendere soldi per un parco che volete definire “inclusivo”, contattate persone esperte o persone che vivono quotidianamente la disabilità e non una, ma più persone! I bisogni di un bambino cieco sono diversi da quelli di un bimbo che usa la carrozzina e da quelli di un bimbo che è in grado di alzarsi per brevi periodi di tempo dalla stessa. Raccogliete informazioni, confrontatevi e cercate la soluzione migliore per tutti. Non affidatevi ai cataloghi di giochi o alle parole di persone che non conoscono la disabilità.
Fateci questo regalo, anzi, fatelo ai bambini, loro se lo meritano!
Vogliamo vedere fotografie di parchi inclusivi che si meritano questo aggettivo, parchi dove, nel caso siano presenti due altalene, una sia di tipo classico e una con seggiolino avvolgente. Se ci sono i fondi per installare due giochi a molla, sceglietene uno classico e uno con schienale e protezioni laterali. Rendete lo scivolo il più possibile accessibile a tutti, se non è possibile installare una rampa ma solo una pedana di trasferimento fate in modo che l’accesso sia largo così che un adulto o un altro bambino possano affiancare un bimbo con disabilità motoria. Gli accorgimenti per realizzare un parco inclusivo, che includa il maggior numero possibile di bambini con disabilità di diverso tipo sono tanti, creare un’area giochi non è un gioco da ragazzi. Soprattutto non dimenticatevi dell’accessibilità!
Naturalmente siamo aperte al confronto e risponderemo volentieri a eventuali domande e commenti.
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti
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