Ravenna: l’assessore Baroncini risponde sul tema dei parchi inclusivi
02 Dic 2017

Ravenna: l’assessore Baroncini risponde sul tema dei parchi inclusivi

Ravenna, 01/12/17. L’Assessore all’ambiente G. Baroncini risponde all’interrogazione* in merito al problema dei bambini disabili esclusi dalle aree verdi per mancanza di giochi inclusivi. “Non si pensi che progetti seri di costruzioni di “parchi per tutti” – afferma l’assessore – passino per l’installazione in qua e in là di qualche gioco… quella è semmai una scorciatoia per essere a posto con la coscienza, già sconfessata dalla storia e dalla realtà”.

L’esperienza e la pratica, nostra e di realtà a noi vicine (pensiamo al parco Fellini di Riminici insegnano che, o si è capaci di progettare tout court parchi inclusivi, o si finisce per rispondere ad una esigenza sacrosanta nel modo più sbagliato.” afferma l’Assessore. “Non è solo la presenza di tipologie particolari di unità gioco ma piuttosto ragionamenti organici su accessibilità, parcheggi, manutenzione, regole di fruizione e varietà di postazioni e tipologie. Per definire un parco come “inclusivo” occorre tenere presente che ogni aspetto strutturale ed ogni area, devono potere essere utilizzate indifferentemente da tutti”.

Notizia integrale: http://www.ravennanotizie.it/articoli/2017/12/01/lassessore-gianandrea-baroncini-risponde-al-consigliere-alvaro-ancisi-sul-tema-dei-parchi-inclusivi.html

La teoria esposta dall’assessore è assolutamente corretta ed è già un grosso passo avanti perché al giorno d’oggi tantissime persone e gruppi di persone tra cui cittadini, consiglieri, assessori, sindaci e associazioni di volontariato sono convinti sia sufficiente comprare dei giochi da un catalogo per realizzare un’area gioco inclusiva. Tanti altri credono che il massimo sia affidare il progetto ad un’azienda che produce e/o vende strutture gioco rivolgendosi magari a quella che fa più pubblicità alle strutture gioco inclusive. I “giochi inclusivi” non esistono, esistono percorsi guidati da esperti che possono portare alla realizzazione di un’area il più accessibile e fruibile possibile ovvero al maggior numero di utenti possibili, (compresi coloro che hanno una capacità motoria ridotta e persone con disabilità), e che quindi possa includere tutti.

Ne è un esempio l’area giochi inclusiva “Tutti a bordo!” di Rimini fortemente voluta da una mamma, Elvira Cangiano, che si è battuta per anni ed ha ottenuto l’attenzione dell’amministrazione comunale. Fortunatamente l’amministrazione ha compreso l’importanza ma soprattutto la complessità di questo tipo di area gioco fruibile da tutti i bambini ed ha deciso di affidare il progetto a un consulente esterno esperto di area giochi e contemporaneamente ha istituito un gruppo di lavoro di cui hanno fatto parte diverse associazioni di volontariato del territorio al fine di condividere l’obiettivo, di comprendere le problematiche e trovare insieme le soluzioni migliori. Questo, a nostro parere, è l’unico modo per evitare errori grossolani come quello di realizzare aree gioco inclusive su prato o terra battuta che sono percorribili da utenti con ridotta capacità motoria ma non ne agevolano assolutamente l’autonomia e spesso provocano affaticamento inutile. Lo stereotipo della persona con disabilità è l’utente in carrozzina ma nessuno si domanda il motivo per cui una persona utilizza una carrozzina né immagina che esistono centinaia di malattie che impediscono alle persone di camminare. Ciò significa che ci sono persone che possono camminare per brevi tratti con grande sforzo e avere sotto ai piedi un terreno liscio e pianeggiante al posto di terra battuta, erba o ghiaia li agevola molto nello spostamento così come agevola chi usa una carrozzina a causa di un indebolimento muscolare causa di alcuni tipi di malattie, (non tutte). Ci sono anche utenti in carrozzina che hanno negli alti superiori una forza nella norma e si spostano con facilità su ogni tipo di terreno ma realizzare un’area gioco accessibile e fruibile per tutti significa appunto pensare a tutti; garantire a tutti i bambini, (e adulti), di accedere con facilità all’area e non sprecare forza che dovrebbe essere riservata al gioco!

Non ci resta che sperare che, oltre ai fondi stanziati, (circa 300 mila euro) per l’acquisto di giochi che andranno a sostituire quelli rotti o usurati nei parchi cittadini, presto verrà dato il via anche a un progetto di area giochi per tutti i bambini di Ravenna!

http://www.ravennanotizie.it/articoli/2017/11/29/lista-per-ravenna-va-rivisto-lappalto-per-la-fornitura-di-giochi-inclusivi-nei-parchi-comunali.html

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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