Un nuovo parco giochi INCLUSIVO a Viserba
12 Feb 2023

Viserba 12/02/2023. 2013-2023: 10 anni. Eh sì, tanti ne sono trascorsi da quando è iniziato tutto: 10! E così mi è venuta voglia di tirare le somme, di raccontare, di ripercorrere “brevemente” questi 10 anni di Parchi per Tutti. Sentitevi liberi di chiudere immediatamente questo post oppure mettetevi comodi perché è una storia lunga ma per fortuna con un lieto fine 🙂

Nell’ottobre del 2012 ho conosciuto Raffaella, ci siamo incontrate ad un banchetto di raccolta fondi di Famiglie SMA e lo stesso giorno pure i nostri figli si sono conosciuti: Samuele e Cristian. Insieme abbiamo iniziato a partecipare a letture ad alta voce in biblioteca, spettacoli di burattini, laboratori creativi. La primavera successiva Raffaella solleva un problema: Cristian si sposta in carrozzina e non può frequentare i parchi gioco in quanto le strutture gioco spesso sono dotate di scale, il terreno è poco accessibile perché coperto di ghiaia o prato; decidiamo di fare qualcosa. Nel maggio del 2013 siamo riuscite a fissare un appuntamento con il sindaco di Santarcangelo ma, (da non credere ma giuro che è vero), la sera prima del nostro appuntamento il sindaco si è dimesso e successivamente è stato nominato un Commissario straordinario. Vista la situazione, abbiamo rinunciato al nostro intento ma nella primavera del 2014 siamo tornate alla carica: prima con il commissario straordinario e con una lettera al Garante per l’infanzia e poi con il nuovo Sindaco appena eletto: Alice Parma. La fortuna, finalmente dalla nostra parte, ha voluto che incontrassimo persone in grado di comprendere quanto è importante il diritto al gioco per tutti i bambini, anche quelli con disabilità, e nel febbraio del 2015 abbiamo inaugurato una giostra nel parco centrale della città insieme al Sindaco, assessori, bambini, associazioni. Una giostra per tutti. 

inaugurazione giostra Santarcangelo

Il nostro impegno non è mai stato concentrato solo su Santarcangelo di Romagna, (cittadina in cui vive Raffaella), ma abbiamo sin da subito avuto uno sguardo sia sul territorio della nostra provincia, Rimini, che su tutta l’Italia. Nel marzo del 2014 abbiamo aperto la pagina facebook Parchi per Tutti che oggi conta più di 12 mila followers per poter diffondere informazioni ma anche reperirne di utili visto che nel 2014 in Italia di parchi inclusivi ce n’erano ben pochi e l’argomento era quasi del tutto sconosciuto. Non esistevano tanti cataloghi di giochi accessibili; le aziende che producono e/o vendono strutture gioco non avevano ancora ricevuto richieste di giochi per tutti. All’epoca in Italia i parchi gioco accessibili e fruibili a bambini con disabilità si potevano contare sulle dita di una mano mentre erano un pochino più diffuse le famose altalene per utenti in carrozzina ma anche queste non erano poi così tante. Nel luglio del 2014 Saverio Tommasi ha accettato la nostro proposta di visitare insieme un parco giochi per tutti e siamo partiti tutti: io Raffaella, Tomas, Samuele, Cristian e Mattia che aveva solo un anno e mezzo per andare a Fontaniva, un’esperienza calda e divertente insieme ad altre famiglie e bambini, ne è uscito un video davvero divertente che potete trovare a questo link: Come divertirsi al parco (anche stando in carrozzina!!).

Fontaniva

Nello stesso periodo, inizio 2014, io e Raffaella abbiamo incrociato Elvira Cangiano, una mamma di Rimini che si stava battendo per avere un parco giochi inclusivo a Rimini dove poter portare i figli a giocare. Rimini è stata un’altra bellissima avventura, un vero e proprio progetto per un parco con tanto di esperto di aree gioco e progettazione partecipata coordinata dall’arch. Nicola Bastianelli. Un sogno! Non dimenticherò mai l’emozione agli incontri, le chiacchierate con Fabio Casadei al telefono che all’inizio mi mettevano pure in soggezione tanto io mi sentivo piccola e poco informata riguardo l’argomento. Lo devo ringraziare tantissimo perché mi ha insegnato, con pazienza e passione, tutto quello che c’era da sapere. Ha sempre risposto alle mie mille domande e mi ha consigliato tante letture interessanti. Il parco giochi inclusivo a Rimini, il primo in Italia con una collinetta-scivolo accessibile a tutti, è stato inaugurato nella primavera del 2015 e successivamente è stato pure set di uno spot pubblicitario commissionato da UILDM per una raccolta fondi da destinare alla realizzazione di parchi gioco. Il parco giochi Tutti a bordo! è frutto di una progettazione partecipata organizzata da un’amministrazione di vedute aperte che ha cercato di regalare il meglio ai bambini riminesi e ai turisti. 

Anche Daniela Beccari è stata paziente e sempre disponibile con me, sia via mail che telefono, che bello quel periodo, praticamente ero come uno studente, sono stata fortunata ad avere dei bravi insegnanti che mi hanno trasmesso passione per l’argomento e anche tanti suggerimenti di libri che sono nella mia libreria e di cui sono gelosissima. Naturalmente in ogni posto che visitavo non dimenticavo di dare una sbirciatina alle aree gioco.

Nel 2015 i primi convegni a cui ho partecipato come relatrice, al primissimo sono stata invitata da Mary Franzoni di Playground around the corner, che paura avevo la prima volta che ho parlato davanti a un pubblico! Mi ci son voluti almeno altri 3/4 convegni/seminari per sbloccarmi e rilassarmi; le prime volte imparavo a memoria tutto il discorso, ma dopo ha iniziato proprio a piacermi! Quando mi invitano a un convegno sono contenta perché ho la possibilità di spiegare cosa sono i parchi gioco inclusivi, quali sono gli elementi imprescindibili, gli errori più comuni, i punti di forza da non dimenticare in fase di realizzazione. Realizzare un parco accessibilie a fruibile da parte di tutti gli utenti non è facile ma è possibile e soprattutto doveroso perché tutti i bambini hanno diritto a sperimentare il gioco all’aperto insieme agli amici. E qui un altro ringraziamento è doveroso: grazie Criba e grazie Cerpa, due associazioni che si occupano con tanta attenzione e passione di accessibilità e fruibilità di spazi privati e pubblici e che mi hanno coinvolta ogni volta che era possibile parlare di parchi gioco per tutti i bambini. Sono veramente felice di aver incontrato lungo il percorso architetti così attenti, appassionati e simpatici: Piera Nobili, Leris Fantini,  Alessia Planeta, Lucia Lancerin, Elisabetta Schiavone, Consuelo Agnesi, Valeria Tatano.

Un altro ringraziamento va a tutte le amiche blogger che soprattutto nei primi mesi e anni di nascita del progetto di sensibilizzazione Parchi per Tutti ci hanno regalato visibilità con articoli sui loro blog e pagine facebook, interviste, video, condivisioni… Non credo di poterli elencare tutti, alcuni forse neppure esistono più ma giusto per citarne alcuni: Genitori crescono, Orso Azzurro, Bimbì, Guarda con il cuore, In viaggio con Nina, Nostro figlio, Emilia Romagna mamma, Mammafelice, … La mitica Silvia Sanchini che più volte ha parlato di noi e ci ha indirizzate a Icaro TV. E anche tanti quotidiani, riviste, siti web che si occupano di informazione locale e nazionale: InValmarecchia, Superabile.it, Il Resto del Carlino, Corriere Romagna, NewsRimini, La Voce, Famiglia Cristiana, Invisibili Corriere, … 

Impossibile non citare, tra le persone più pazze che abbiamo conosciuto durante questa avventura, i Camminatori Folli che nell’autunno del 2014 dopo aver sentito parlare di me e Raffaella da Luciana Littizzetto a Radio Dee Jay hanno deciso di avviare una raccolta fondi lampo per realizzare un parco giochi inclusivo a Livorno. Sono partiti a piedi per andare a trovare Babbo Natale in Lapponia e sono riusciti a realizzare quanto promesso!

Le mamme… sulle mamme ho paura di non riuscire a esprimere abbastanza gratitudine e di non riuscire a citarle tutte. Purtroppo mi è davvero impossibile elencare tutte le mamme, la prima è stata la mia socia Raffaella Bedetti, con cui in questi anni ho chiacchierato, riflettuto, architettato, organizzato e scritto. Non voglio dire che i papà non siano altrettanto bravi ma mi è capitato di relazionarmi di più con le mamme: toste, decise, agguerrite e pronte a tutto pur di raggiungere il loro scopo. Non posso dire che tutte sono riuscite ad avere un parco giochi inclusivo nella loro città ma tutte ci hanno provato con tutte le loro forze. Con alcune si è creato un rapporto più stretto, ho avuto modo di confrontarmi di più riguardo la disabilità, problemi inerenti i servizi di cui dovrebbero beneficiare i bambini con disabilità, tanti discorsi sull’accessibilità e sui parchi! In particolare ringrazio Tiziana Monguzzi, Daniela Meroni, Beatrice Presen e Silvia Biella perché sono le più rompiscatole, quelle sempre pronte a spronare le amministrazioni comunali a rispettare i diritti di tutti. Uno dei miei articoli preferiti è stato scritto proprio da quattro mamme e pubblicato su un sito di architetti, tutte donne: Architutti 10 COSE DA SAPERE SUI PARCHI INCLUSIVI.

Giochiamo insieme

Un’altra persona che voglio citare e ringraziare è Enrico Mazzola che lavora nel comune di Cavernago. Mi ha contattato nella primavera del 2021 per sottopormi il progetto di una rete di piccoli comuni con il comune interesse a rendere i parchi gioco cittadini accessibili a tutti e anche quello di creare un’app in grado di mappare i parchi del territorio con informazioni utili sia sugli orari che strutture installate e anche eventi pubblici organizzati in questi parchi. È stato bello essere aggiornata su ogni passettino compiuto e finalmente quest’anno è nata la rete Parchi per tutti

Mi ha colpito molto il fatto che questa bella iniziativa sia partita da un piccolo comune. In tanti anni di sensibilizzazione posso affermare che le persone che hanno a cuore la realizzazione di parchi inclusivi sono genitori, comitati di cittadini, associazioni che si occupano di disabilità. Purtroppo le collaborazioni con le amministrazioni comunali sono state rare. Alcune bellissime e fruttuose come è accaduto a Rimini e Santarcangelo, ma rare. Basti pensare che tra il 2015 e il 2019 io e Raffaella abbiamo inviato quasi 1.500 messaggi e-mail a sindaci e assessori, sia di sensibilizzazione che richieste di chiarimenti o materiale e abbiamo avuto una decina di riscontri. Sono rimasta in parte delusa da regione Lombardia che nell’agosto 2018 ha approvato uno stanziamento di 1 milione di euro per la realizzazione di parchi gioco inclusivi da destinare ai piccoli comuni che avrebbero dovuto presentare domanda entro 30 giorni circa. Al fine di realizzare aree gioco inclusive è importante poter disporre di fondi ma è altrettanto importante formare le persone che dovranno presentare i progetti dei parchi gioco. Diverse aree gioco inclusive della regione Lombardia sono risultate del tutto prive di accessibilità, giochi potenzialmente accessibili e fruibili a bambini con disabilità ma installate su terreni come ghiaia o prato, un vero peccato sprecare soldi destinati a realizzare spazi che sono risultati accessibili solo sulla carta, non di certo nella realtà. Spero tanto che ora la procedura sia stata migliorata e siano previste ore di formazione in quanto la regione Lombardia è quella che negli ultimi anni ha erogato più fondi di tutte, se non erro altri 5 milioni per gli anni 2019-2021, altri 3 per gli anni 2022-2024. Certo bisogna tenere in considerazione che è anche la più popolosa di Italia ma in alcune regioni non sono mai stati previsti fondi per i parchi gioco e quindi grazie! 

Una delle pecche più grosse e non riguarda solo la regione Lombardia: formazione e informazione. Per realizzare un parco realmente accessibile e fruibile a tutti è importante informarsi e formarsi, capire realmente quali sono i bisogni dei bambini con disabilità. Si può fare ancora tanto ma anche riguardo questo aspetto mi pare che nel giro di 10 anni tanto sia cambiato. I primi anni venivano continuamente inaugurate altalene riservate a utenti in carrozzina. Per nulla sicure, (se installate in parchi non sorvegliati), e per nulla inclusive. Oggi queste installazioni sono calate mentre sono aumentate le realizzazioni di parchi che offrono strutture gioco fruibili da parte di tutti i bambini insieme.

Nella primavera del 2017 si è tenuta una tavola rotonda sui parchi inclusivi a Bassano del Grappa dalla quale è nata, nella primavera 2018 una bella pubblicazione sia cartacea che in formato pdf. Ridendo e scherzando io e Fabio Casadei ogni tanto ci dicevamo: prima o poi dobbiamo scrivere un libro sui parchi… detto, fatto! 😛 

Libro Parchi Gioco per Tutti

Nel novembre 2019 La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano, ha pubblicato un documento di studio e proposta sul tema, 80 pagine intitolate “I livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali delle persone di minore età”. Una road map molto concreta per realizzare quattro livelli essenziali delle prestazioni per diritti che riguardano i minori. «Definire un livello essenziale significa renderlo immediatamente esigibile su tutto il territorio nazionale per tutti i bambini». Tra i quattro LEP individuati come prioritari è stata inserita la diffusione e realizzazione, ogni 10/15 km nelle aree urbane e ogni 20/25 km nelle aree rurali, di spazi-gioco pubblici per i bambini della fascia 0-14, con caratteristiche di inclusività e co-progettati con bambini e familiari della comunità territoriale. Essere citati in un documento del garante per l’infanzia è stato davvero un grandissimo onore!

E finalmente concludo 😛 con qualche dato e una bellissima notizia. Il nostro progetto di sensibilizzazione sul diritto al gioco prosegue tramite il sito, la pagina facebook, articoli su siti web, seminari. Alla fine di gennaio 2023 i parchi gioco che io e Raffaella pensiamo siano realmente inclusivi sono più di 110 rispetto ai 5 del 2013. In testa la regione Lombardia seguita da Emilia Romagna, Toscana, Piemonte e Veneto. Sono più di 700 i parchi gioco che offrono una, due, tre o più strutture gioco fruibili anche da bambini con disabilità. Non parchi inclusivi, perché non del tutto accessibili o perché offrono solo un paio di strutture gioco accessibili su un totale di dieci ma in ogni caso sono una bella possibilità per i bambini con disabilità. In realtà questi spazi sono sicuramente più di 700, potrebbero avvicinarsi a 1.000, ormai è diventato quasi impossibile tenere traccia di tutte le installazioni. Dieci anni fa era una rarità leggere su un sito web di informazioni o su un quotidiano la notizia della realizzazione di un’area giochi inclusiva, oggi accade più volte a settimana. Un traguardo meraviglioso che spero possa migliorare nella qualità e nell’attenzione ai veri bisogni dei bambini. Insomma non una realizzazione fatta solo perché esistono fondi o perché fa figo dichiararlo alla stampa ma un vero interesse verso i diritti di tutti i bambini!

La bella notizia è che a Viserba, frazione di Rimini in cui vivo da quasi 50 anni, verranno realizzate ben due aree gioco inclusive! Non una ma due, nel luogo dove vivo! Il primo all’interno dei giardini pubblici “Maria Rosa Pellesi” in via Dati, un’area giochi inclusiva che potrà donare una funzione nuova a uno spazio urbano che prevede l’installazione di strutture gioco completamente accessibili. L’intervento, che avrà un costo complessivo di oltre 162 mila euro finanziato dalla Regione Emilia Romagna, sarà progettato a breve. Si tratta di un progetto importante – precisa l’Assessore ai Lavori Pubblici Mattia Morolli – per il quale saranno coinvolte le associazioni presenti sul territorio, per condividere le scelte progettuali dell’intervento. Un processo partecipativo e condiviso, che abbiamo già fatto in passato con ottimi risultati, per realizzare altri interventi simili. A quest’area giochi inclusiva poi se ne aggiungerà anche un’altra che abbiamo previsto nella nuova area verde da realizzare sempre a Viserba, accanto alla nuova piscina comunale di Rimini di prossima realizzazione. Stiamo parlando di interventi fondamentali in termini di inclusione e accessibilità, non solo per consentire l’accesso completo e non discriminato delle persone con disabilità, ma anche per coinvolgere ogni cittadino, in un ottica di ‘universal design’ pensato per tutti. Aree verdi, con attrezzature ludiche inclusive, realizzate sulla base delle esigenze di cittadini e associazione che quotidianamente fruiscono e vivono le problematiche dell’accessibilità di spazi e strutture pubbliche.” 

Dieci anni fruttuosi che pare non smettano di regalare emozioni e mi rendono orgogliosa di vivere a Viserba (Rimini).

Claudia Protti

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

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