14/06/2014. Una delle domande che ci viene posta più spesso, via mail o messaggio sulla pagina facebook, è: “quali sono le aziende che producono/vendono giochi adatti a tutti i bambini?“
Il post che state leggendo, ora modificato, conteneva un elenco di aziende che vendono giochi adatti a parchi inclusivi. Un elenco che negli anni è cresciuto: inizialmente le aziende che offrivano giochi di questo tipo erano solamente 5/6 ma con il trascorrere dei mesi e degli anni sono aumentate. Sono aumentate così tanto che nell’agosto 2016 abbiamo deciso di snellirlo ed eliminare completamente i rivenditori allo scopo di offrire a chi cerca informazioni, (amministrazioni, associazioni, privati), un servizio più chiaro e di facile consultazione.
Considerato che lo scopo del nostro blog è sensibilizzare sui parchi inclusivi e aiutare le persone ad orientarsi in questo mondo che in Italia è stato scoperto di recente, abbiamo deciso di snellire ancor di più l’elenco delle aziende e di eliminare anche coloro che offrivano un numero esiguo di giochi adatti a parchi inclusivi rispetto al catalogo e ancora aziende che, secondo noi, indicano come fruibili da parte di bambini con disabilità giochi che non lo sono, (rampe con pendenza troppo elevata, giochi a molla privi di protezioni laterali e schienale, …). Ne abbiamo rimosse tantissime, non per antipatia ma appunto per offrire a chi cerca informazioni, un aiuto concreto.
Volete sapere se abbiamo abbiamo competenze nel campo della pedagogia? Progettazione giochi e/o aree gioco? La risposta è no, nulla di tutto questo. Siamo due mamme, due mamme che vivono il parco giochi da utenti, mamme che ogni volta che si recano al parco si domandano come possa un bambino con disabilità utilizzare alcune strutture gioco. Mamme che hanno a cuore questo tipo di “problema” per motivi personali. A volte, che ci crediate o no, il vissuto personale e l’esperienza sulla propria pelle sono più utili di tante competenze tecniche. Con questa affermazione non vogliamo assolutamente sminuire il lavoro dei pedagogisti e dei progettisti, anzi, apprezziamo tantissimo tutto il loro lavoro, sono figure importantissime che andrebbero consultate ogni volta che si decide di realizzare un nuovo parco giochi.
La nostra esperienza sul campo ci porta a essere molto critiche perché viviamo sulla nostra pelle quello che voi definite “gioco inclusivo” o parco inclusivo. Voi lo progettate, lo realizzate e noi lo testiamo nella realtà. La parola “fruibile da bambini con disabilità” scritta su un catalogo vale poco o nulla se noi ci rechiamo al parco e scopriamo che su quella struttura un bimbo con disabilità non riesce a giocare…
D’altra parte questo è il nostro blog, il blog di due mamme, e crediamo di essere libere di pubblicare, pubblicizzare e favorire chi pensiamo sia più impegnato, su vari fronti e con diversi mezzi, nella realizzazione di parchi inclusivi.E veniamo ad oggi, 26/11/2016, i suggerimenti non ci sono più! È nostra impressione che in questi ultimi mesi troppe aziende si siano approfittate della visibilità che ottengono nel web quando parlano di giochi adatti anche a bambini con disabilità. Chi dichiara inclusivo un parco completamente privo di accessibilità, chi offre giochi fruibili da parte di bambini con disabilità che non hanno un facile accesso o, ad esempio, sono privi di sostegno per il tronco, rampe con pendenze imbarazzanti. In questi anni abbiamo visto di tutto e, se seguite il nostro blog, avrete letto la nostra sfida…
Fino ad oggi è stato fatto tanto: i cataloghi delle aziende si sono riempiti di giochi sui quali è stato apposto il simbolo del bambino in carrozzina, (gioco accessibile anche a bambino con disabilità), però giunti a questo punto forse è il momento giusto per modificare leggermente la rotta. Iniziamo a parlare di parchi gioco inclusivi, mostriamo come sono fatti con disegni, fotografie, rendering, … Smettiamo di parlare di singoli “giochi per disabili” e prendiamo in considerazione il parco nel suo insieme.
Le disabilità sono diverse: intellettive, sensoriali, motorie, come possiamo identificare i giochi adatti a bambini con disabilità sensoriale lieve e distinguerli da quelli adatti a bambini con disabilità motoria grave?
Un gioco accessibile e fruibile da parte di un bambino ipovedente è molto probabile che non sia accessibile e fruibile da parte di un bambino in carrozzina.
E allora che senso ha apporre il simbolo del bimbo in carrozzina sui giochi? Lo appiccichiamo solo ai giochi per bambini con disabilità motoria? Solo a quelli adatti a bambini che hanno difficoltà a deambulare o a quelli che usano la carrozzina? Una scelta davvero difficile.
In questo modo rischiamo di dichiarare tutti i giochi di un catalogo “fruibili da parte di bambini con disabilità” oppure di dichiararli quasi tutti “non adatti a bambini con disabilità”.
Noi ci siamo un po’ stancate di vedere giochi dotati di rampe con una pendenza così alta da risultare assolutamente inaccessibili, (la massima pendenza consentita è 8% DM 239), oppure rampe dotate di traversine di legno inchiodate trasversalmente con il simbolo azzurro della carrozzina a indicare che è fruibile da bambini disabili. Un giorno ce lo spiegherete come un bimbo che ha difficoltà a camminare, (non un bimbo in carrozzina, immaginiamo un bambino che cammini con difficoltà), possa percorrere questa rampa e salire sulla piattaforma del gioco. Dite che pensavate ai bambini ipovedenti? In quel caso andava bene, se non meglio, anche una classica scala dotata di corrimano. E i giochi a molla privi di protezioni laterali e schienali per sostenere il tronco, pure loro dichiarati adatti a bambini con disabilità?
Questo è il nostro pensiero, questo è il nostro blog, e ci sentiamo libere di esprimere il nostro giudizio. Sicuramente non un giudizio basato su competenze tecniche ma di esperienza pratica al parco giochi. Voi potete pensarla diversamente, ma noi proseguiamo sulla strada che abbiamo scelto.
Non approfittate del fatto che siamo solo mamme! Abbiamo le idee chiare e pensiamo di essere in grado di valutare, seppur in parte, se un gioco puù essere utilizzato da bambini con disabilità.
Mostriamo cos’è un parco giochi inclusivo. Non esiste una interpretazione unica di parco inclusivo: possiamo decidere di realizzare tutta la pavimentazione in gomma o di inserirla solamente sotto alle strutture gioco collegate da vialetti, possiamo decidere di installare un gioco con rampa o uno con scale che però abbia la parte a terra accessibile, altalena a cestone o altalena con schienale, le varianti possono essere mille e anche più. Non esiste una interpretazione ottimale di parco inclusivo, il parco, come nel caso di quello classico, può essere personalizzato in base alle richieste del Comune, in base al tipo di utenti che lo frequenteranno. Cento parchi e cento idee! Mi raccomando non vi dimenticate dell’accessibilità perché è un elemento imprescindibile in un parco inclusivo.
Speriamo che questa nostra scelta elimini gran parte delle incomprensioni che si sono verificate con diverse aziende nelle ultime settimane. Al momento la soluzione che riteniamo più corretta è eliminare completamente l’elenco delle aziende che vendono giochi fruibili da parte di bambini con disabilità. Dateci il tempo di riflettere e di provare a trovare soluzioni diverse.
Esiste il web e ognuno può fare la propria ricerca libera tramite altri canali. Al momento noi sospendiamo il servizio di visibilità a tutte le aziende perché è diventato troppo complicato, immaginerete la motivazione, dire sì ad alcune e no ad altre.
Se possiamo darvi un suggerimento: confrontatevi con persone che si occupano di disabilità, domandatevi seriamente quali bambini possono utilizzare i giochi sui quali appare il simbolo del bimbo in carrozzina prima di acquistare una struttura che potrebbe essere, nonostante ciò che è scritto sul catalogo, poco fruibile.