Una delle domande che ci viene posta più spesso, insieme a “quali aziende producono e/o vendono giochi inclusivi” è: “vorrei proporre al mio Comune di realizzare un parco inclusivo nella città dove vivo. Come posso fare?”

 Si possono fare tante cose, prima fra tutte chiedere al Sindaco della città che venga istallato un gioco accessibile e fruibile in un parco già esistente, (a dimostrazione della volontà di garantire a tutti gli stessi diritti), e successivamente chiedere che sia destinata un’area per la realizzazione di un parco giochi inclusivo, Si può iniziare scrivendo una lettera e facendola protocollare perché rimanga registrata come richiesta di un privato cittadino. Se ne avete la possibilità chiedete ad Associazioni di volontariato locali o altri cittadini di consegnare in Comune la medesima richiesta. Un fac-simile della lettera la trovate qui: lettera richiesta giochi inclusivi ma potete scriverne una personalizzata motivando la richiesta a piacere e magari citando il diritto al gioco sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza:

Articolo 31
1. Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.
2. Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.

Potete anche citare questo articolo della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità

Articolo 30 
Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport
5. Al fine di consentire alle persone con disabilità di partecipare su base di uguaglianza con gli altri alle attività ricreative, agli svaghi e allo sport, gli Stati Parti adottano misure adeguate a:
(d) garantire che i minori con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi ed allo sport, incluse le attività previste dal sistema scolastico;

In Italia dal 2011 esiste un’autorità, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, che ha il “compito di promuovere l’attuazione delle misure previste dalla convenzione di New York e da altri strumenti internazionali finalizzati alla promozione e alla tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza“, (fonte: Wikipedia)
Potete rivolgervi anche al Garante per l’Infanzia per chiedere che sostenga la vostra richiesta di installazione “giochi inclusivi” nella vostra città giustificandola appunto come azione necessaria a far valere il diritto al gioco di tutti i bambini. Il sito del Garante per l’Infanzia e adolescenza è questo: http://www.garanteinfanzia.org

Dopo aver presentato la vostra lettera in Comune chiedete un appuntamento con il Sindaco e portategli materiale sui parchi giochi inclusivi in modo da mostrargli quanto sono belli e soprattutto spiegate che i giochi accessibili e fruibili da parte di bambini con disabilità possono essere usati da tutti, non solo da bambini con disabilità. Nel post in cui sono elencate le aziende che vendono giochi inclusivi trovate molti link a cui collegarvi per scaricare cataloghi: aziende che producono giochi inclusivi. Insieme ai cataloghi dei giochi potete consegnare al Sindaco le Linee Guida che sono state scritte dal Comune di Jesolo per la realizzazione di un parco gioco adatto anche a bimbi con disabilità motoria: Stessi Giochi Stessi Sorrisi e quelle più tecniche Il verde è di tutti.

Probabilmente il Sindaco vi comunicherà che non ci sono soldi da investire in un parco giochi e neanche per pochi giochi. Con buona volontà potete coinvolgere associazioni che si occupano di malati, anziani, genitori,… Insieme potrete avviare una racconta fondi, organizzare un evento di beneficenza… A Cesenatico il Centro Sociale Anziani Insieme, con l’aiuto di alcuni privati e alcune ditte, ha organizzato un pranzo di beneficenza e con i soldi racconti è stata acquistata e installata un’altalena per carrozzine nel parco cittadino in breve tempo.
Nel caso di parchi con costi molto elevati potete fare una ricerca e verificare se sono previsti fondi Regionali, Provinciali, Europei o di altro tipo destinati al sociale o per la realizzazione di interventi di abbattimento barriere architettoniche, riqualificazione di parchi, …
Potete provare a contattare commercianti locali, banche e privati che siano disposti a finanziare in parte il parco giochi.

Coinvolgete i quotidiani locali inviando articoli, lettere, foto. La stampa, e il web, sono potenti mezzi di comunicazione. Molti vi diranno “no” ma forse troverete qualche portale locale o piccolo quotidiano disposto ad appoggiare la vostra richiesta così che tante persone verranno a conoscenza della vostra richiesta ed è possibile che la condividano sui social network o che a loro volta decidano di inviare una lettera al Sindaco o di darvi una mano in qualche modo. Scrivere ai quotidiani cartacei e web serve anche a sensibilizzare le persone riguardo un problema che riguarda una piccola parte di bambini ma questo non significa che non sia importante perché tutti i bambini dovrebbero avere gli stessi diritti. In rete ad esempio sono presenti tantissimi portali che si occupano di segnalare eventi per bambini come Romagna mamma, Bimbi a Rimini, Bambini a Bergamo, Bambini di Roma… Chiedete di ospitare un vostro articolo in cui parlate della necessità di avere un parco inclusivo in città.

La vostra richiesta non sarà esaudita in tempi brevi ma voi non arrendetevi, continuate a insistere e a motivare la vostra richiesta facendo presente che i bambini sono dei cittadini ed hanno dei diritti, il fatto che siano piccoli e non hanno i mezzi per gridare a gran voce i loro diritti, non giustifica le azioni degli adulti che non fanno in modo che i loro diritti siano garantiti. I parchi giochi inclusivi oggi in Italia non sono molti, un elenco, (non completo), lo trovate qui: parchi e giochi inclusivi in Italia e averne uno è sicuramente motivo di vanto per una città. Ogni Sindaco dovrebbe essere orgoglioso di aver portato avanti un progetto di inclusività e magari riceverà anche complimenti e pubblicità!

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

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