Lettera fac-simile richiesta giochi per tutti
17 Mag 2014

Lettera fac-simile richiesta giochi per tutti

Prima stesura lettera 17/05/2014. Aggiornata al 07/09/2022

 

Nome Cognome
indirizzo

Spett.le
Comune 
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L’articolo 31 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza al comma 1 stabilisce: “Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica
Il gioco viene sancito come un diritto per tutti i bambini ed è quindi scoraggiante fare una passeggiata nella maggior parte dei parchi pubblici e constatare che invece il gioco non è per tutti, purtroppo non è accessibile e fruibile a tutti. Anche l’articolo 30 della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità al comma 5 ricorda che tutti hanno diritto a partecipare ad attività ricreative: 
Al fine di consentire alle persone con disabilità di partecipare su base di uguaglianza con gli altri alle attività ricreative, agli svaghi e allo sport, gli Stati Parti adottano misure adeguate a:
(d) garantire che i minori con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi ed allo sport, incluse le attività previste dal sistema scolastico
Vista l’esperienza di altre città, “all’avanguardia” sul tema di parchi accessibili e inclusivi, (Lissone, Fontaniva, Palidoro, Milano, Genova, Rimini, …), e venuta a conoscenza dell’opera di sensibilizzazione su accessibilità e inclusione al parco giochi di altre mamme (pagina facebook Parchi per Tutti https://www.facebook.com/ParcoInclusivoPerTutti/) mi preme chiedere a questa Amministrazione di poter rendere accessibile e inclusivo il Parco xxx o comunque iniziare a installare almeno qualche gioco accessibile in sostituzione di quelli usurati da sostituire. Chiedo che venga prestata la massima attenzione all’accessibilità perché i giochi fruibili anche da bambini con disabilità, (soprattutto per le disabilità motorie), devono essere facilmente raggiungibili, (vialetti e piazzole in materiale liscio e pianeggiante).
Il gioco è un’attività importantissima perché è attraverso essa che i bambini imparano il rispetto delle regole, a relazionarsi con i propri simili sia per i loro pregi ma anche difetti, imparano a risolvere problemi, a scendere a compromessi per poter continuare a giocare in gruppo,… Insomma il gioco è una piccola scuola di vita e dovrebbe essere garantito a tutti perché permette di formare degli adulti in grado di vivere nel rispetto di tutto e tutti in una società il più civile possibile. Perché negare ad alcuni bambini questa esperienza così importante?
Fiduciosi del Suo interessamento per poter vedere inaugurata una nuova area giochi, porgo un cordiale saluto.

data
Firma

Documenti che è possibile citare che contengono informazioni sul diritto al gioco, norme che regolamentano l’accessibilità di tutti gli spazi pubblici:

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 luglio 1996, n. 503 – Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.

1. Le norme del presente regolamento sono volte ad eliminare gli impedimenti comunemente definiti “barriere architettoniche”.

2. Per barriere architettoniche si intendono:
a) gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea;
b) gli ostacoli fisici che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di spazi, attrezzature o componenti;
c) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.
3. Le presenti norme si applicano agli edifici e spazi pubblici di nuova costruzione, ancorché di carattere temporaneo, o a quelli esistenti qualora sottoposti a ristrutturazione. 
Arredo urbano
1. Gli elementi di arredo nonché le strutture, anche commerciali, con funzione di arredo urbano da ubicare su spazi pubblici devono essere accessibili, secondo i criteri di cui all’art. 4 del Ministro dei lavori pubblici 14
giugno 1989, n.236. 

Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.”

23. Rimozione di ostacoli per l’esercizio di attività sportive, turistiche e ricreative 

24. Eliminazione o superamento delle barriere architettoniche.
9. I piani di cui all’articolo 32, comma 21, della citata legge n. 41 del 1986 sono modificati con integrazioni relative all’accessibilità degli spazi urbani, con particolare riferimento all’individuazione e alla realizzazione di percorsi accessibili, all’installazione di semafori acustici per non vedenti, alla rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione delle persone handicappate. 
Legge 1 marzo 2006, n. 67 “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni”

Art. 1.
1. La presente legge, ai sensi dell’articolo 3 della Costituzione, promuove la piena attuazione del principio di parità di trattamento e delle pari opportunità nei confronti delle persone con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, al fine di garantire alle stesse il pieno godimento dei loro diritti civili, politici, economici e sociali.
Art. 2.
3. Si ha discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone 

Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (2000/C364/01)

Articolo 26 Inserimento dei disabili
L’Unione riconosce e rispetta il diritto dei disabili di beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità 

Norma UNI EN 11123

– Accessibilità delle aree gioco: La situazione ideale è quella in cui i bambini possono accedere in modo sicuro all’area gioco, anche se non accompagnati. E’ opportuno che gli ingressi alle aree gioco siano collocati lontano da strade ad intenso traffico veicolare, avere una zona di sicurezza antistante in modo tale da richiamare l’attenzione dei bambini al momento dell’uscita. Chiaramente devono essere eliminate eventuali barriere architettoniche e bisogna prevedere accessi transitabili da mezzi di manutenzione e soccorso. 
– Abbattimento di barriere architettoniche: gli accessi all’area gioco e i vialetti interni devono essere progettati e costruiti senza presentare ostacoli per portatori di handicap o mamme con carrozzine e le pendenze delle rampe devono rispettare quanto previsto dalla Legge n ° 104 1992 e s.m.i. 

Livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali delle persone di minore età

La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano, ha pubblicato un documento di studio e proposta sul tema, 80 pagine intitolate “I livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali delle persone di minore età”. Una road map molto concreta per realizzare quattro livelli essenziali delle prestazioni per diritti che riguardano i minori. «Definire un livello essenziale significa renderlo immediatamente esigibile su tutto il territorio nazionale per tutti i bambini». Si parte da mensa scolastica, asili nido, parchi giochi inclusivi e banca dati sulla disabilità

I quattro LEP individuati come prioritari:

– Assicurare a ogni bambino che frequentala scuola dell’infanzia, il diritto di accedere a un servizio di mensa scolastica di qualità, con costi di funzionamento coperti almeno per il 50% dalla fiscalità generale e con costi di compartecipazione in base al criterio dell’universalismo selettivo
– Numero posti autorizzati in nido o micro-nido per almeno il 33% della popolazione target 0-36 mesi con costi di funzionamento coperti, almeno per il 50%, dalla fiscalità generale e con costi di compartecipazione in base al criterio dell’universalismo selettivo
– Diffusione e realizzazione, ogni 10/15 km nelle aree urbane e ogni 20/25 km nelle aree rurali, di spazi-gioco pubblici per i bambini della fascia 0-14, con caratteristiche di inclusività e co-progettati con bambini e familiari della comunità territoriale
– Creazione di una banca dati sulla disabilità a livello nazionale, con dati disaggregati, relativamente alla fascia di età 0-17 anni.

Documento integrale: https://www.garanteinfanzia.org/sites/default/files/lep-web.pdf

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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