Ho diritto…
24 Apr 2018

BAMBINO E BAMBINA

Ho il diritto di giocare insieme ai miei amici, anche se non cammino, se non vedo bene, se non parlo. Sono un bambino o una bambina!

Tutti i bambini hanno uguali diritti, lo stabilisce la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia che in Italia è stata ratificata in Legge n. 176 del 27 maggio 1991. I bambini e le bambine hanno diritto alla vita, ad avere un nome, una famiglia, a cure adeguate, a momenti di svago. Tutti hanno diritto a condurre una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano dignità, favoriscano autonomia e agevolino un’attiva partecipazione alla vita della comunità.

Ho il diritto di giocare su strutture sicure per tutti i frequentatori del parco

Diciamo NO a strutture poco sicure che non rispettano la normativa sulla sicurezza, basta con queste altalene esclusivamente riservate a utenti in carrozzina che hanno già provocato diversi incidenti. Altalene che vengono definite inclusive ma di inclusivo hanno poco o nulla, soprattutto quando, (come nel 90% dei casi), vengono installate in un parco dove non sono presenti altre strutture gioco accessibili

Ho il diritto a poter arrivare in autonomia ai giochi (no barriere architettoniche)

La Legge 104 risale al lontano 1992 e stabilisce che la Repubblica italiana deve prevenire e rimuovere le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima
autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività, nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali. Tra i vari punti si stabilisce che devono essere messi in atto interventi diretti ad assicurare l’accesso agli edifici pubblici e privati e ad eliminare o superare le barriere fisiche e architettoniche che ostacolano i movimenti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Il parco giochi è uno spazio pubblico

Ho il diritto a un parco che sia realmente inclusivo

Un parco inclusivo non è un parco che offre come gioco al bambino con disabilità una sola altalena riservata a utenti in carrozzina, non è un parco tu ghiaia che è terreno difficilmente percorribile da utenti con ridotta capacità motoria. Un parco giochi inclusivo necessita di competenza, progettazione, attenzioni e partecipazione delle associazioni del territorio.

AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Ha il dovere di pensare anche ai bambini con disabilità ogni volta che si presenta occasione di realizzare o riqualificare un’area gioco pubblica

Ha il dovere di verificare che le strutture e l’area gioco rispettino la normativa sulla sicurezza

Ha il dovere di abbattere tutte le barriere architettoniche

Ha il dovere di garantire pari diritti di fruizione dello spazio pubblico agli utenti con disabilità

Qual è la situazione in Italia nel 2018? Potete visionarla attraverso il grafico qui sopra. Tante, tante, tante altalene per utenti in carrozzina, circa 350 su tutto il territorio italiano, (in parchi e giardini accessibili o meno), e circa 50 parchi gioco inclusivi. Sono presenti sul nostro territorio altri parchi, non necessariamente accessibili, nei quali è stato installato un gioco, a volte due, fruibile anche da parte di bambini con disabilità motoria come ad esempio un seggiolino per altalena con schienale e/o cinture di sicurezza oppure una giostra girevole con posti anche per bambini in carrozzina. 

E il diritto al gioco? Secondo voi questi numeri lo garantiscono?

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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