Il gioco è un vero lavoro

«È il mezzo con cui imparano a crescere e a entrare in rapporto con se stessi e con gli altri — spiega Giuseppe Mele, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss) —. Da piccolissimi è proprio attraverso il gioco che si apprende a muoversi nello spazio, interagendo con l’ambiente circostante e trovando una postura adeguata». Giocando ci si allena a diventare “grandi”, si affinano le proprie capacità e si sviluppa la creatività; inoltre, il gioco potenzia il pensiero astratto e simbolico, migliora l’apprendimento e favorisce perfino lo sviluppo della spiritualità.
Secondo gli studi più recenti passare tempo all’aperto, meglio se in giardini attrezzati, migliora lo sviluppo cerebrale. Il contatto con la natura durante il gioco, stando a una ricerca dell’Università di Yale, stimola il senso del bello e della simmetria, favorisce la curiosità e la creatività, insegna i concetti di ordine ed equilibrio. Ottimi quindi i parchi nel verde, promossi scivoli, altalene con cui il bimbo può esercitare le capacità motorie, e gli angoli con giochi che stimolano la logica, come i cubi da riordinare o i labirinti da superare. I bambini vanno portati al parco fin da piccolissimi…

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http://www.corriere.it/salute/pediatria/15_aprile_30/bambini-giochi-adatti-eta-ff82c074-ef22-11e4-a9d3-3d4587947417.shtml

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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