Il gioco è una cosa seria – Marzia Rubega

“Non c’è niente di più serio e più coinvolgente del gioco per un bambino. E in questa sua serietà è molto simile ad un artista intento al suo lavoro. Come l’artista, anche il bambino giocando trasforma la realtà, la reinventa, la rappresenta in modo simbolico, creando un mondo immaginario che riflette i suoi sogni a occhi aperti aperti, le sue fantasie, i suoi desideri”
(Silvia Vegetti Finzi, A piccoli passi, Mondadori).

“Per i più piccoli il gioco è funzionale allo sviluppo sensoriale e motorio che nasce dal piacere di esercitare liberamente le proprie capacità fisiche ancora rudimentali man mano che emergono”, (Silvia Vegetti Finzi, A piccoli passi, Mondadori).
In ogni epoca, l’infanzia si è ‘misurata’ con la realtà attraverso il gioco: un mezzo indispensabile per acquisire nuove competenze ed entrare in relazione con il mondo circostante in modo diverso a ogni fase della crescita.

L’American Academy of Pedriatrics nelle sua linee guida ai pediatri sull’importanza dell’attività ludica (2007), mette in risalto il valore del gioco libero come un alleato essenziale per la salute e il benessere dell’infanzia. E raccomanda ai genitori, pur monitorando la sicurezza dei figli, di non diventare invadenti perché nel gioco spontaneo il bambino è protagonista attivo. Anche per questo, i giocattoli semplici (e non quelli che fanno tutto da soli) sono molto più stimolanti.

Giocare permette ai bimbi di esprimere la loro creatività, l’immaginazione e di cimentarsi in nuove conquiste, alimentando l’autostima (e vincendo così ansie e paure).

Per leggere l’articolo integrale clicca qui: http://www.nostrofiglio.it/bambino/bambino-1-3-anni/giochi-per-bambini/il-gioco-e-una-cosa-seria

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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