AISM onlus – Divertiamoci tutti. Ma si può?
05 Lug 2016
Parchi tematici, aree verdi. Cinema, musei e grandi monumenti. A che punto è il nostro paese sull’accessibilità del tempo libero?
Dalla Torre Panoramica di Palazzo Madama a Torino tutti, cittadini e turisti, persone disabili e non, possono osservare lo skyline urbano e il paesaggio naturalistico attraverso immagini in rilievo, descrizione sonora e lingua visiva in LIS.
A Rimini il parco giochi cittadino ‘Tutti a bordo’, è stato progettato, (Fabio Casadei Designer) per far sì che i bambini possano divertirsi, insieme: il gioco principale è il ‘serpente scivolo’, in genere il meno inclusivo, in cui al posto delle scale è stata creata una collinetta nel terreno con una pendenza dolce percorribile anche da chi è in sedia a ruote.
Immagine © Carlos Spottorno / Under Pressure 2012, Germany
In Italia il tempo libero è accessibile a tutti? «Il nostro Paese rischia di essere sempre il ‘fanalino di coda’  -  dice Elisabetta Schiavone, architetto collaboratrice di AISM e di CERPA  -  a volte le strutture che sono segnalate come accessibili, si rivelano non esserlo una volta che la persona è sul posto. Certo, è migliorata la consapevolezza, se ne parla tanto ma si rischia di sottovalutare il tema perché l’accessibilità non si fa leggendo un manuale e applicando la normativa, che è prestazionale e, ad esempio, indica le misure minime da rispettare. Peccato che spesso i tecnici le considerino come lo standard». Insomma, il problema è culturale:
«Non siamo ancora pronti per essere un Paese davvero ospitale per tutti. Rischiamo di avere strutture di eccellenza, ma di non riuscire a far girare la città»La chiave è il design for all, la progettazione universale.
Notizia integrale qui: https://medium.com/@AISM_onlus/divertiamoci-tutti-ma-si-pu%C3%B2-752392f70532#.r8ajkwsp3

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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