Nuova area giochi giardini Indro Montanelli
22 Apr 2018

22/04/2018. Si è svolta ieri la cerimonia di inaugurazione dell’area giochi presso i giardini Indro Montanelli a Milano. Il progetto che ha portato a questo risultato è “Parchi gioco per tutti“; un progetto della nascente Fondazione di Comunità Milano che ha individuato nei bisogni dei bambini e nella disabilità, in particolare nel diritto al gioco per tutti, una priorità d’interesse generale. Il progetto si propone di realizzare aree attrezzate con giostre e giochi accessibili, senza barriere per i bambini con disabilità, in ciascuno dei 9 Municipi Milanesi, per consentire a tutti i bambini di condividere l’esperienza del gioco.

Il progetto nasce da un gruppo di lavoro che ha coinvolto la Direzione Urbanistica del Comune e le Associazioni Delegate al Tavolo permanente Disabilità, si è avvalso del supporto pedagogico dell’associazione L’Abilità, del contributo specialistico di UILDM e del confronto con le esperienze di Disabili No Limits e di Inter Campus per valutare le caratteristiche ludiche ed ergonomiche dei giochi. I criteri che hanno guidato la valutazione: da un lato assicurare l’accessibilità ai bambini con disabilità motoria e intellettiva, dall’altro far sì che le strutture di gioco favoriscano il gioco inclusivo, l’incontro e il gioco tra i bambini con e senza disabilità.

Noi siamo sempre felici quando nasce un nuovo parco giochi e speriamo sempre che sia accessibile e fruibile da parte di tutti i bambini. Festeggiamo quindi insieme a tutti coloro che hanno partecipato per la realizzazione di questo progetto ma ci permettiamo di dare un paio di suggerimenti anche se non richiesti 🙂 

  • elemento imprescindibile di un parco giochi per tutti è l’accessibilità ovvero percorsi facilmente percorribili da parte di tutti gli utenti soprattutto coloro che hanno una ridotta capacità motoria; è bene scegliere quindi una pavimentazione liscia e pianeggiante che deve essere presente sotto alle strutture gioco e lungo i percorsi che conducono ai giochi stessi. Nelle immagini si può notare che la pavimentazione è presente sotto alla maggior parte delle strutture gioco ma alcuni pannelli, il canestro e una casetta con rampa di accesso sono stati posizionati su ghiaino che non è certo un terreno facilmente percorribile da parte di un bambino seduto su una carrozzina manuale. Non dimentichiamo i bambini ciechi, anche per loro devono essere previsti percorsi o riferimenti tattili che permettano loro di orientarsi nell’area giochi e che non sembra siano presenti in questo parco.

 

  • la famosa altalena per utenti in carrozzina, posizionata accanto alle altalene classiche è una visione molto inclusiva, non c’è dubbio, ma si tratta di un gioco che non rispetta la normativa sulla sicurezza e non deve quindi essere installato in aree gioco che non siano presidiate da un custode e di conseguenza recintate e aperte in orari stabiliti dal gestore. Son già presenti in rete immagini di bambini in piedi sul gioco che sono saliti insieme a un bambino in carrozzina. È molto pericoloso, questo gioco è esclusivamente riservato a utenti seduti in sedia a ruote. In alcune città si sono verificati incidenti che hanno procurato fratture a tibia e perone e in un caso un bambino si è tranciato una falange.
  • Lo sapete che esiste il basket in carrozzina e il baskin? Posizionando il canestro blu e rosso su ghiaia togliamo la possibilità ai bambini in carrozzina o che utilizzano un deambulatore di giocare a palla insieme ad un amico o a bambini che hanno conosciuto al parco. Stessa cosa per la casetta con rampa che facilita l’accesso degli utenti in carrozzina ma se il percorso, anche se breve, è coperto di ghiaia, tanti bambini non potranno accedervi in autonomia che è la cosa più bella di questo mondo. Al parco giochi i genitori dovrebbero sempre sorvegliare i bambini ma non troppo da vicino, per lasciare loro l’opportunità, (se possibile), di sperimentare da soli, sfidare le proprie capacità e paure, interagire con altri bambini senza l’aiuto di un adulto. Per questo un parco deve essere accessibile a tutti perché tutti possano muoversi il più possibile in autonomia.

Le aree gioco inclusive in Italia sono poche, l’attenzione è cresciuta con ritmi piuttosto lenti ma costanti a partire dal 2014 ma si tratta di spazi ancora poco conosciuti per i quali non esistono linee guida ufficiali, è quindi importante, in fase di realizzazione, affidarsi a esperti di aree gioco. Non aziende, che come tutti sappiamo vendono dei prodotti e mai affermeranno che alcune strutture gioco non sono adatte per alcuni bambini, ma a privati che hanno già realizzato parchi gioco accessibili e fruibili a tutti.

Un ringraziamento speciale a Emanuela S. che ci ha inviato le immagini pubblicate in questo articolo.

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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