Empoli: giochi per tutti?
Empoli (Firenze). In arrivo una grande aree ludica a disposizione dei bambini nel giardino di Casenuove. Dal parco pubblico attrezzato è stato rimosso il castello che presentava diversi danneggiamenti ed era stato collocato lì negli anni ’90. Fra febbraio e marzo 2019 saranno installate attrezzature essenzialmente di tipo “inclusivo”, pensate per permettere l’uso anche a bimbi con limitata capacità motoria. Sarà anche realizzata una grande pavimentazione antitrauma,
Si è scelto di impiegare giochi con struttura portante in acciaio zincato, con balaustre e porzioni in polietilene ad alta densità. L’area ludica è una sola, ma sarà divisa in una parte con giochi per bambini da 1 a 3 anni: con altalena con cesto; torretta con scivolo; gioco a molla e pannello gioco-alfabeto; giochi adatti per bimbi da 3 a 11 anni: gioco composito strutturato con torri, scivolo, ponte con camminamento in rete; salita, pertica, tunnel, scala, rete di arrampicata. Si tratta di un progetto da circa 40.000 euro.
Nel comunicato si afferma che verranno installati giochi “inclusivi” che in realtà non esistono; semmai è l’area giochi ad essere inclusiva. I giochi inclusivi non esistono perché non esiste una struttura gioco fruibile da parte di tutti i bambini. Ogni bambino in base alle proprie abilità (ed eventuali disabilità) riesce a fruire di alcune strutture gioco, non certo di tutte. Anche l’età ad esempio influisce sulla fruizione quindi ne deriva che un gioco che include tutti non può esistere. Si legge: verranno installate strutture per permettere l’uso anche a bimbi con limitata capacità motoria ma poi si accenna ad: altalena con cesto; torretta con scivolo; gioco a molla e pannello gioco-alfabeto; gioco composito strutturato con torri, scivolo, ponte con camminamento in rete; salita, pertica, tunnel, scala, rete di arrampicata e l’immagine non è certo confortante. Quali strutture gioco potranno utilizzare i bambini con disabilità motoria? E bambini autistici? I bambini ciechi o con altro tipo di disabilità?
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti