Pontirolo: installata la giostra per diversamente abili
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Eliminazione delle barriere architettoniche significa anche e soprattutto realizzare un vialetto che permetta alle carrozzine di raggiungere con facilità l’altalena…
Siamo pignole, spesso rompiscatole, … Quando leggiamo queste notizie pensiamo: non era meglio installare qualche gioco che potesse essere utilizzato da tutti i bambini contemporaneamente? Ad esempio una giostrina girevole su cui tutti i bambini possono salire insieme e girando, sorridendo, guardandosi in viso, magari si domandano a vicenda: “tu come ti chiami?”
Inclusione significa questo: inserire una persona in un gruppo esistente. Dare la possibilità a qualcuno di far parte dello stesso gruppo. Fino a pochi anni fa ai bambini con disabilità era vietato il parco giochi. Non esistevano giochi che loro potessero utilizzare e quindi non frequentavano i parchi. Oggi la sensibilità verso questo problema è cresciuta, sono nati i parchi inclusivi, le ditte che vendono giochi offrono tante strutture di facile accesso anche a bambini con disabilità motorie e sensoriali.
Giochiamo insieme sullo stesso gioco! Installare un’altalena per carrozzine significa permettere a un bambino che usa la carrozzina, (e non ad altri bambini con disabilità diverse), di poter dondolare da solo. Noi, lo continueremo a sostenere all’infinito, non consideriamo questo gioco per nulla inclusivo. Non siamo contrarie all’installazione, questo gioco può essere presente in un parco, ma il pensiero principale, se vogliamo dare la possibilità a un bambino con disabilità di giocare al parco con gli amici, deve essere per:
– abbattimento totale delle barriere nel parco;
– installazione di giochi accessibili al maggior numero di bambini possibile, compresi bambini con disabilità. Giochi utilizzabili da tutti i bambini.
Firmato: le rompiscatole Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti