La rampa della giostra a Campi Bisenzio
Firenze. Quello del gioco è un diritto che va garantito a tutti i bambini. Soprattutto, ai piccoli con disabilità che nelle attività ludiche possono coltivare momenti di integrazione, di socializzazione e di divertimento. Per questo, Claudia Protti e Raffaella Bedetti, mamme di tre bimbi, nel 2014 hanno dato vita a “Parchi per tutti”, una piattaforma online che mappa e promuove tutti i cosiddetti «parchi inclusivi». Si tratta di parchi dove i bambini possono giocare insieme, privi di barriere architettoniche, dove sono installati giochi accessibili e fruibili da parte di tutti i bambini. Parchi in cui i piccoli possono correre, usare la carrozzina, aperti a bambini ipovedenti, con disabilità motoria lieve e che amano saltare come grilli. Ma non tutti i parchi giochi sono inclusivi ed accessibili, mentre altri ci provano ma presentano dei forti limiti. Come nel caso di Campi Bisenzio, comune in provincia di Firenze, finito sulle pagine di cronaca a causa di diversi bambini protagonisti di alcuni incidenti causati da una giostrina.
«Ogni Amministrazione comunale dovrebbe seriamente impegnarsi per realizzare spazi di gioco dove i bambini, tutti, possono conoscersi, socializzare, giocare insieme».
Notizia integrale qui: http://sociale.corriere.it/la-giostrina-inclusiva-che-alza-le-barriere-ai-bimbi-con-disabilita/
Per quanto riguarda il cartello posto vicino alla giostra dimostra che questo gioco, nel modo in cui è stato installato, è tutto tranne che inclusivo! Un cartello che vieta ai bambini normodotati di utilizzare la rampa, che avvisa gli utenti di prestare attenzione al punto di contatto tra la pedana della giostra e la rampa perché può creare schiacciamento delle dita, accesso solo a giostra ferma, supervisione di un adulto, … Tutti questi avvisi per un gioco destinato ai bambini e l’amministrazione declina ogni responsabilità derivante da uso improprio. A nostro parere, se è necessario apporre un cartello accanto al gioco con tutti questi divieti e avvisi forse siamo in presenza di un pericolo e un parco giochi dovrebbe essere prima di tutto sicuro.
In un parco giochi non ci risulta che le strutture abbiano bisogno di cartelli che spieghino l’utilizzo dello scivolo, dell’altalena, del gioco a molla. A cosa potrebbe servire inoltre il cartello in presenza di bambini che non sanno leggere o di adulti che li accompagnano che possono, anch’essi, non conoscere la lingua italiana per svariati motivi?
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti