PARCO LIBERA TUTTI – un parco inclusivo “partecipato” a Certaldo
14 Feb 2020

PARCO LIBERA TUTTI – un parco inclusivo “partecipato” a Certaldo

Ci auguriamo che questo progetto sia da stimolo per altri sognatori e che sia l’inizio di un percorso che porti alla realizzazione di un parco bello e fruibile da tutti”. Con queste parole, quasi tre anni fa, chiudevamo il racconto del percorso di partecipazione “Parco Libera Tutti” che aveva raccolto le idee di partenza per la riqualificazione di un’area verde a Certaldo-Firenze. Da allora sono stati fatti molti passi avanti e senza quasi accorgercene ci stiamo avvicinando moltissimo a esaudire quel desiderio. 

Il progetto Parco Libera Tutti nasce infatti nel 2017 per ripensare un’area verde, collocata in una zona a nord di Certaldo (Firenze), sul modello del Parco Inclusivo: un’idea di parco dove tutti i bambini possono esercitare insieme il loro diritto al gioco  e, più in generale, un’area progettata per essere accessibile a tutti senza distinzione di età, capacità motorie o psichiche e per svolgere attività che educhino all’inclusione sociale e allo scambio tra generazioni. Il tutto, in un contesto accogliente, coinvolgente, stimolante e piacevole, per dar vita ad un luogo in cui si possa incontrare tutta la comunità nella sua più ampia rappresentanza. Un’area dalle potenzialità enormi considerata la dimensione di 30.000 mq, spazio a verde pubblico più estesa della città, e particolarmente adatta a diventare centro di rigenerazione e inclusione sociale: zona pianeggiante; presenza nelle vicinanze di strutture assistenziali, didattiche e sportive circostanti; area densamente abitata con estrazione sociale variegata; prossimità al parco collinare di Canonica, noto tra i cittadini per il suo valore culturale e simbolico. 

Il progetto si è distinto per il suo essere inclusivo non soltanto nelle finalità ma anche nel modo di voler progettare il parco. Infatti, si è affiancata fin da subito la forte volontà di costruirlo “dal basso”, vale a dire con il coinvolgimento diretto della comunità locale in tutte le sue varie espressioni. Il percorso ha seguito due strade, diverse ma legate nell’obiettivo. La prima è rappresentata dalla serie di incontri per la progettazione condivisa del parco, che abbiamo avuto il piacere di gestire come Narrazioni Urbane, resi possibili grazie al co-finanziamento concesso dal Comune di Certaldo e dall’Autorità Regionale per la Garanzia e la Promozione della Partecipazione Toscana. L’altra strada è stata la campagna di raccolta fondi, avente come obiettivo principale il coinvolgimento “emotivo” dei cittadini al progetto prima ancora che la raccolta di risorse economiche, che tuttavia in poco tempo ha permesso di raccogliere un bel “gruzzolo” dandoci subito un’anticipazione del grado di attaccamento e di fiducia che la comunità locale avrebbe dato nel corso del progetto.   

Terminata la fase di progettazione, la partecipazione non si è affatto affievolita. Finito il finanziamento, il percorso è infatti proseguito in maniera spontanea: un gruppo di attori del territorio, deciso nell’identificare l’area come Parco Inclusivo ancor prima della sua realizzazione fisica, si è preso l’impegno di seguirne gli sviluppi mantenendo viva la collaborazione che si era creata con l’Amministrazione e tra i soggetti partecipanti; da questo gruppo è nato in seguito il Tavolo Permanente per il Parco Libera Tutti creato da alcuni soggetti (associazioni, cooperative e cittadini) intenzionati a promuovere i principi di base del progetto animando nel frattempo l’area con attività ed eventi aperti a tutti. 

Ad aprile 2019 ha preso avvio la realizzazione del primo stralcio, parte di un progetto architettonico più ampio che è stato deciso debba avvenire per fasi rispettando ciò che è scaturito dalle idee emerse durante gli incontri con la cittadinanza. Un mese dopo, a maggio, c’è stata l’inaugurazione. Ovviamente per noi è stata una soddisfazione grandissima. Le strutture installate non sono tante, ma sono diventate il catalizzatore per molte persone e attività. Questo primo lotto consiste in un percorso accessibile che porta ad una “piazzetta morbida” dove fare attività di vario genere, dalla ginnastica per tutti, al gioco libero; intorno alla piazza ci sono due grandi vasche per coltivare l’orto, accessibili anche su sedia a ruote, un fontanello che si aziona con un morbido pulsante elettrico, un gioco “acqua e sabbia”, una piccola libreria per lo scambio di libri gratuiti e una scultura donata da un’artista locale che tutti possono ammirare e anche “toccare”. Ognuno di questi elementi è accompagnato da un cartello esplicativo con didascalie in braille e pecs in CAA.

In più le associazioni che hanno formato il “Tavolo Permanente del Parco Libera Tutti”; hanno dato vita anche allo scambio libero dei balocchi: due bauli pieni di giochi donati da tanti bambini che vengono usati e riposti prima di andare via. Non è finita qui perché di recente, in seguito alla partecipazione ad un bando regionale, è stato assegnato un secondo finanziamento che servirà per realizzare il secondo lotto del parco! L’intervento prevede la realizzazione di un campo multifunzionale accessibile, un’area polifunzionale utilizzabile come campo multisport inclusivo (basket, tennis e sitting volley) ma anche come punto spettacolo e cinema all’aperto. L’opera è un tassello chiave del più ampio progetto poiché il campo verrà collegato al lotto già realizzato, che funziona da “ingresso” al parco, tramite un percorso accessibile che si snoda lungo l’intero spazio verde svolgendo una funzione di raccordo rilevante per tutta l’area. Il camminamento, costellato di attrezzature pensate per favorire l’inclusione sociale (giochi, area pic-nic, percorso di lettura per non vedenti, ipovedenti e autistici), insieme al campo multifunzione sono pertanto due nodi centrali per il valore sociale e funzionale dell’area. 


È davvero interessante osservare questo luogo diventare l’espressione concreta, seppur in piccolo, di un’idea di città inclusiva e collaborativa. Inclusiva perché riconosce a ogni cittadino un ruolo attivo nella creazione di una società più corale e più coesa. Collaborativa perché si rende conto delle proprie potenzialità e si attiva per realizzare un obiettivo comune. Ed è altrettanto fonte di soddisfazione vedere riconosciuto questo progetto a livello nazionale nell’ambito di sedi prestigiose, ad esempio come best- practice dall’INU-Istituto Nazionale di Urbanistica ed anche in occasione della Biennale dello Spazio Pubblico di Roma e nella pubblicazione “DiverseCity”.
La strada è ancora lunga ma il Parco Libera Tutti non smette di essere una piattaforma di sperimentazione. Il nuovo traguardo, che speriamo possa essere raggiunto a breve, è l’attivazione di alcune forme di gestione condivisa innovative come i “patti di collaborazione”, attraverso i quali pubblica amministrazione, cittadini attivi e associazioni definiscono i termini di una collaborazione per la presa in carico, per la cura e la gestione condivisa di un bene comune. Un nuovo passo che potrebbe dare un notevole impulso ad un luogo che non smette di sorprenderci.

Narrazioni Urbane – https://www.narrazioniurbane.it/

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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