Progettare senza barriere architettoniche?

Progettare senza barriere architettoniche? Quando, come e perché? – Daniela Orlandi

Ancora oggi ci accade di osservare che la progettazione senza barriere architettoniche venga identificata da amministratori e tecnici come un tipo di progettazione “dedicata” alle persone con disabilità, ovvero concepita con soluzioni e accorgimenti rivolti espressamente, e unicamente, a soddisfare particolari esigenze legate a situazioni di disabilità funzionale. A nostro parere, si tratta di un tipo di approccio che va decisamente superato e considerato come un retaggio del passato.

Quando progettare senza barriere?
In generale dovremmo progettare sempre senza barriere ma, se ci atteniamo alle normative vigenti, i principi della progettazione accessibile si devono applicare nel momento in cui l’opera ricade nel loro campo di applicazione.

Perché progettare senza barriere?
Le soluzioni ambientali non accessibili hanno scarsa sostenibilità economica. Il costo sociale di un edificio, un servizio o una porzione di città inaccessibile lo paghiamo prima o poi tutti: quando abbiamo dei bambini piccoli, quando siamo limitati nella nostra mobilità o nella percezione a motivo di infortuni o patologie, quando invecchiamo.
E sono poco sostenibili anche le progettazioni che privilegiano spazi e componenti speciali, “per disabili”. Se tale scelta non è richiesta dal tipo di intervento o dal committente il risultato è un aumento dei costi di realizzazione e di gestione.

In conclusione uno spazio accessibile, senza barriere architettoniche, ha un elemento di valore in più rispetto agli altri: può essere utilizzato da più persone, perché è stato pensato “per tutti”, quindi anche per chi ha specifiche esigenze motorie, sensoriali o di altro tipo.
Il tutto si lega al concetto di inclusione, che si contrappone a quello di separazione…

Notizia integrale qui: http://www.progettoinclusivo.it/progetto/2017/02/progettare-senza-barriere-architettoniche-quando-come-e-perche/

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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