Sabato 5 luglio 2014 finalmente le previsioni meteo promettevano sole e siamo riuscite ad andare al parco giochi inclusivo di Fontaniva per provare i giochi insieme ad alcune famiglie. I bambini che hanno visitato il parco giochi insieme a noi hanno quasi tutti una disabilità motoria più o meno grave e in questo post vogliamo raccontare l’esperienza di gioco che hanno potuto vivere. In particolare tre dei bambini hanno i muscoli deboli e quindi non possono camminare o lo fanno con difficoltà e hanno poca forza nelle gambe, braccia e mani.

A noi genitori è parso subito molto positivo che il parco fosse recintato: i bambini piccoli non rischiano di sfuggire alla vista dei genitori e correre sulla strada dove transitano le auto, idem per i bambini più grandicelli che ancora non hanno sviluppato il senso del pericolo. Anche la scelta di chiudere il parco la sera ci è sembrata ottima visto che, purtroppo, troppo spesso in Italia i parchi gioco vengono presi d’assalto da vandali che distruggono i giochi. È pur vero che la rete di recinzione non è alta e quindi non è difficile scavalcarla per introdursi nel parco nelle ore in cui è chiuso ma sicuramente i malintenzionati sono disincentivati dal farlo anche per la presenza delle telecamere.

Il parco è completamente accessibile a tutti grazie ai vialetti che collegano le varie zone gioco e che possono essere percorsi a piedi, da passeggini e carrozzine manuali o elettriche. All’interno del parco c’è anche una piccola zona relax in cui ci si può sedere e fare merenda sui tavolini all’ombra dei petali bianchi. Il resto del parco durante il pomeriggio è quasi interamente esposto al sole.
Peccato che il parco, per ora, durante la settimana sia aperto solo di pomeriggio e visto che non non sono presenti alberi che creano zone d’ombra in questi caldi mesi estivi sicuramente l’afflusso al parco non è alto. Noi ci siamo trattenuti al parco dalle 17:00 alle 19:00 ed era veramente caldissimo!

Varcato il cancello del parco si percorre il viale sonoro, una pavimentazione con i nomi delle note musicali e dei paletti con sensori che emettono il suono delle note, molto molto carino, è piaciuto a tutti e ci è parso fruibile da parte di chi cammina, chi è in carrozzina, chi è autonomo e chi è accompagnato dai genitori. Il bagno di palline vicino all’ingresso è altrettanto carino anche se, forse per via delle barriere di plastica trasparente che impediscono alle palline di uscire dalla vasca, risulta anch’esso, come il parco, molto caldo in queste giornate di sole cocente.

Le automobiline che possono essere utilizzate in autonomia grazie a delle leve o con l’aiuto di un adulto che utilizza un maniglione sono simpaticissime e mi pare siano piaciute a tutti coloro che le hanno provate. L’uso è abbastanza semplice e le leve sono abbastanza agevoli da sollevare e spingere anche se non proprio da tutti, chi ha i muscoli deboli fatica parecchio a sollevarle e poi spingerle in basso, per fortuna le macchinine possono essere spinte dai genitori anche se al volte, per un bimbo con disabilità, è importante riuscire a fare qualcosa in autonomia. Il sorrisetto della bimba che finalmente era riuscita a far spostare la macchina di pochi centimetri da sola è stato molto significativo. Sempre sulle macchinine ci è sembrato che spesso tendessero a sbandare, forse in qualche punto ove il terreno è leggermente inclinato ma ci sono sembrate davvero carine perché permettono a tanti bimbi di lasciare la carrozzina e muoversi all’interno del parco giochi con questo mezzo divertente dotato anche di cinture di sicurezza. Peccato che possano essere inserite solo in parchi recintati e custoditi… in parco pubblico purtroppo sparirebbero nel giro un giorno o due.

A noi adulti sono piaciuti i caleidoscopi mentre i bimbi li hanno un po’ snobbati. I tubi della voce molto originali, un gioco in cui bisogna conoscere i colori, si preme il tasto del colore della campana ove si trova il bimbo con cui si vuole comunicare e la voce viene trasmessa fino a lui come se si trattasse di un telefono. Molto simpatico.
I bambini che hanno provato la pallavolo four hanno riscontrato che i sedili sono poco ergonomici e tendono a far scivolare in avanti il corpo. Esteticamente carinissimi e simpatici ma non troppo comodi inoltre la palla non si muove con così tanta facilità, talvolta va colpita più volte per farla arrivare al compagno che si trova sul seggiolino di fianco o di fronte e per un bimbo con i muscoli deboli può essere frustrante. Sicuramente con l’aiuto di un adulto si riesce a giocare più facilmente.

La teleferica ci è piaciuta perché permette a molti bimbi di provare l’ebrezza della velocità e del vento che scompiglia i capelli e ottima la scelta di affiancare un seggiolino avvolgente ad uno classico: si gioca insieme e si può interagire con il bimbo che usa il seggiolino di fianco. Unica pecca, se così la si può chiamare, la mancanza di una cintura di sicurezza nel seggiolino speciale e anche questo, come i sedili della pallavolo four, ci è parso poco avvolgente sul corpo del bambino e poco contenitivo sui due lati.

Il tunnel mangiatutto molto simpatico e oltre ad essere accessibile a tutti si presta a vari giochi come nascondino e con la fantasia si presta a diventare una tana, una casa, una grotta… I piccoli tubi sono imbottiti di materiale morbido e permettono a bambini piccoli di essere usati come passaggi.
L’albero mangiapalla non ci è parso semplice da utilizzare da chi ha ha una scarsa forza nei muscoli perché la palla deve essere lanciata dal basso verso l’alto all’interno del tronco. Ai bambini che non avevano difficoltà motorie è piaciuto molto e hanno apprezzato che gli animaletti si muovessero nel momento in cui la palla usciva dai buchi.

Lo xilofono a prima vista ci è parso molto bello, colorato e fruibile da parte di tanti bimbi ma poi l’abbiamo provato e scoperto che occorre avere parecchia forza per tirare i nasi che permettono di far emettere il suono ai tubi. Nessuna difficoltà per un adulto o un bambino con forza nella norma mentre i bambini piccoli e quelli che hanno poca forza non lo possono utilizzare in autonomia.

Qui sotto la foto del gazebo in cui i genitori si possono sedere e osservare i bambini giocare. Sabato non c’erano tantissime famiglie al parco, a parte noi che eravamo in 21 e forse in parte era dovuto al fatto che era sabato e le famiglie vanno a far spesa oppure al sole troppo caldo che non rende il gioco piacevole al 100% visto che di ombra ce n’è proprio poca.

La sabbiera è simpatica e posta ad un altezza tale per cui può essere usata anche da bambini seduti in carrozzina.Il canestro ci è parso simpatico ma non lo abbiamo provato. I fiori appiccicosi ci sono parsi difficili da utilizzare da parte di bambini piccoli o con difficoltà motorie. Non è molto semplice lanciare la palla e colpire il punto giusto nel quale questa rimane attaccata al fiore. Tra l’altro nel sito www.inclusiveplaysolution è specificato che le palle sono fissate ai petali tramite delle corde per rendere più agevole il recupero della palline cadute a terra ma di corde ci pare che non ce ne fossero.

Naturalmente il nostro post non vuole essere una critica negativa ai giochi installati in questo parco ma semplicemente il racconto della nostra esperienza di gioco che è stata effettuata, come abbiamo scritto all’inizio, da bimbi con difficoltà motorie. Sappiamo benissimo che le disabilità sono tante e varie e influiscono su diversi sensi o parti del corpo e quindi se per un bambino non vedente è facile azionare lo xilofono gigante perché è dotato di sufficiente forza, non lo è altrettanto per un bimbo vedente ma con muscoli deboli a causa di qualche patologia così come un bimbo sordo non potrà godere nè del percorso sonoro nè dello xilofono e dei tubi della voce ma è possibile che si diverta molto con la pallavolo four o il canestro.

Sappiamo benissimo che giochi accessibili e fruibili in maniera assoluta da parte di bambini con disabilità di tipo diverso non esistono e proprio per questo motivo apprezziamo moltissimo tutti i Comuni e le ditte che decidono di progettare, realizzare o vendere giochi inclusivi. Ci auspichiamo che sempre un numero sempre più crescente di città decida di scegliere giochi inclusivi per i propri parchi pechè per i bambini è molto importante giocare e lo è anche per i bambini con disabilità. Proprio perchè i giochi inclusivi sono molto più sfruttabili da un maggior numero di bambini, anche se non al 100% da tutti, è importante scegliere questi tipi di giochi per far sì che tutti possano esercitare i proprio diritto al gioco.

Per le famiglie che hanno partecipato alla nostra gita: GRAZIE per essere stati con noi! Grazie per aver intrapreso piccoli e medi viaggi per visitare questo parco giochi insieme a noi e per la vostra. Naturalmente nei commenti sono graditissime le vostre impressioni sui giochi.
Per tutti coloro che seguono questo blog e la pagina facebook, siete tutti invitati a partecipare a cos’è il parco giochi per te: un luogo bello? Brutto? Rumoroso e pieno di bambini? Un luogo in cui si può giocare e fare amicizia? Esperienza di gioco al parco da parte dei bimbi con disabilità.
Informazioni per chi volesse visitare questo parco giochi: Via Delle Acacie – Fontaniva (Padova)
Altre foto della gita le trovate sulla pagina facebook in questo album: 05/07/14 gita al parco giochi inclusivo di Fontaniva (PD)
Il racconto di Raffaella invece lo trovate qui: Fontaniva e il parco inclusivo con Cristian
Il video qui: Come divertirsi al parco (anche stando in carrozzina!!)

01/04/2016. Finalmente anche a Rimini è stato inaugurata un’area giochi inclusiva! Una bellissima area giochi fortemente voluta da una mamma, Elvira, e realizzata grazie alla collaborazione di tante persone con il Comune di Rimini.

Potete leggere qualche dettaglio riguardo l’inaugurazione qui: Rimini – inaugurazione parco inclusivo e visionare le immagini dei vari giochi, (scivolo, altalene, gioco d’acqua, pannello, fiori parlanti, disco rotante), qui: area giochi Tutti a bordo!
Se invece volete emozionarvi leggete il post di Raffaella in cui racconta le sue impressioni sul parco! Gita al parco inclusivo di Rimini 

Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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