Articoli sull’altalena per carrozzine
10 Apr 2017

Articoli sull’altalena per carrozzine

Altalena per disabili, altalena per carrozzine, altalena per sedie a rotelle, altalena per portatori di handicap, wheelchair swing… Comunque vogliate chiamarla il soggetto è l’altalena su cui è possibile salire con una carrozzina, (sedia a ruote), manuale o elettrica. Un’altalena per utenti in carrozzina. Per i curiosi ecco una serie di articoli che trattano trattano il tema dell’altalena per carrozzine.

 
“Aggiungere due altalene sulle quali possono salire i bambini in carrozzina, spesso poco sicure e non custodite, non significa affatto realizzare un parco giochi inclusivo” afferma Fabio Casadei, (progettista e designer).  “Molti Comuni hanno preso da qualche anno ad aggiungere qualche altalena accessibile a chi è in carrozzina, pensando di essere a posto. Quello non sarà un parco inclusivo, sarà esclusivo: su quei giochi non potranno salirci tutti e c’è chi si farà pure male.”
 
Quanto è sicura l’altalena per utenti in carrozzina? 12/04/2017
Purtroppo l’altalena per carrozzine, ci piacerebbe che gli enti certificatori e chi si occupa di sicurezza si esponesse, non rispetta del tutto queste norme ed è per questo che è molto pericolosa. Immaginate un bambino che la utilizza mantenendosi in piedi sulla pedana e accidentalmente viene sbalzato fuori, (spinto da un altro bambino o perché la pedana oscilla troppo velocemente), e poi colpito dalla pedana stessa che è in metallo. O un bambino molto piccolo che correndo distratto danti all’altalena in corsa viene colpito dal cestello…
 
Ancora sulle altalene per carrozzine 19/06/2016
Perché questo tipo di gioco è tanto richiesto e allo stesso tempo criticato? Probabilmente la motivazione principale è che è un gioco riservato esclusivamente a utenti che usano la carrozzina per spostarsi. No: non può essere utilizzato da bambini che dondolano stazionando in piedi sulla pedana; no: neppure se in quel momento non sono presenti utenti che usano la carrozzina e che potrebbero voler salire sul gioco.
 
In questi giorni in web è in fermento perché pare che i genitori di bambini “normodotati” abbiano fatto chiudere l’altalena per utenti in carrozzina installata ad Imperia perché ritenuta pericolosa appunto per i “normodotati”. L’altalena è probabilmente chiusa perché si è rotto, (o si è NUOVAMENTE rotto), il fermo che regola l’oscillazione ed impedisce all’altalena un movimento troppo ampio.
 
Non è sufficiente installare un’altalena per carrozzine per affermare di essere sensibili verso i diritti dei disabili. I bambini sono tutti uguali e hanno diritto a giocare  insieme, nello stesso luogo e nei limiti del possibile con le medesime strutture.
 
L’altalena della discordia  28/07/2014
…altalena per carrozzine sì ma posizionata in un parco in cui sono presenti anche altre giochi, possibilmente inclusivi, e soprattutto in un luogo accessibile perché mi è capitato spesso di visionare foto di altalene di questo tipo installate in mezzo a un prato o terreno sabbioso… Bella l’altalena accessibile alle carrozzine…  ma come ci arrivo? Il percorso dovrebbe essere altrettanto accessibile quanto il gioco!
Qual è la verità? È davvero un gioco che può essere utilizzato da tutti o è certificato per l’uso da parte di utenti in carrozzina e può essere installato solo in parchi gioco sorvegliati?
Chissà se qualcuno risponderà mai ufficialmente alla nostra domanda!
 
“L’altalena per bambini in carrozzina inaugurata a Parco Nemorense, con un cartello dietro che la riserva esclusivamente a bambini disabili, è ghettizzante”. Elena Improta consigliera del Secondo Municipio e madre di un ragazzo disabile ha protestato durante l’inaugurazione del nuovo gioco sedendosi nella carrozzina del figlio accanto all’altalena per evidenziare il “carattere ghettizzante” di quel gioco: “Una rondine non fa primavera e un’altalena accessibile non fa un parco giochi inclusivo!”.
 
 
Le carrozzine per disabili non percorrono con facilità terreni dissestati, manti erbosi o coperti di ghiaia. Nel caso della ghiaia, ma anche di terreno con buche e dossi, un genitore è costretto ad aiutare il bimbo, con fatica e difficoltà, a raggiungere il gioco e questo non è giusto perché i bambini, tutti i bambini, per quanto possibile vogliono e devono poter “fare da soli”. Se chiedono il nostro aiuto è giusto darlo ma spesso i bambini al parco vogliono giocare in autonomia con i loro coetanei.
 
Il fatto che il gioco dovesse essere utilizzabile da tutti i bambini, disabili e non, era comunque ben chiaro già da subito, tanto che nelle specifiche rese note dall’azienda era chiaro che il gioco era utilizzabile “anche da bambini diversamente abili” e non solamente da loro. Sul punto, dopo che le ‘mamme di piazza Rossetti’ si sono aspramente divise tra chi sostiene che il gioco sia per tutti e chi ha accusato i bambini non disabili di aver rotto l’altalena con un utilizzo non consono, è intervenuta oggi proprio la consulta regionale per la disabilità.

N.B.: questo tipo di gioco è riservato esclusivamente a utenti in carrozzina!

Elezioni e giochi per disabili 30/05/2016
Smettete di installare una semplice altalena riservata all’uso di bambini in carrozzina, (e puntualmente qualcuno si indigna del fatto che non possa essere essere utilizzata da bambini che possono camminare), e di dichiarare che avete realizzato un parco dove tutti i bambini possono giocare o un parco inclusivo! NON È COSÌ CHE SI CREA INCLUSIONE, UN PARCO CON UN’ALTALENA PER CARROZZINE NON È UN PARCO INCLUSIVO! 

Nessuno vieta a Sindaci e Associazioni di installare questo gioco in un parco ma prima di tutto pensiamo a realizzare un’area dove tutti i bambini possono conoscersi e stare insieme, partiamo da ciò che è più utile per i nostri cittadini del futuro. Se volete inserire anche questa altalena fatelo, (magari in un parco sorvegliato), ma non deve essere l’unico gioco dichiarato “accessibile” di un parco o di una città.
 
Eliminazione delle barriere architettoniche significa anche e soprattutto realizzare un vialetto che permetta alle carrozzine di raggiungere con facilità l’altalena…
Siamo pignole, spesso rompiscatole, e quando leggiamo queste notizie pensiamo: non era meglio installare qualche gioco che potesse essere utilizzato da tutti i bambini contemporaneamente? Ad esempio una giostrina girevole su cui tutti i bambini possono salire insieme e girando, sorridendo, guardandosi in viso, magari si domandano a vicenda: “tu come ti chiami?”
 
L’amministrazione comunale fa installare nella villa un’altalena per i bambini su sedia a rotelle. “Finalmente anche i meno fortunati potranno giocare e sorridere” scrive su Facebook Massimiliano Cerciello, piccoli gesti per eliminare barriere e “diversità”. Ci rattrista molto leggere l’ennesima notizia dell’eliminazione delle barriere e della diversità attraverso l’altalena per carrozzine destinata ai bambini meno fortunati. Davvero queste altalene abbattono le barriere? Vogliamo abbattere la diversità e ci rivolgiamo ad alcuni bambini utilizzando le parole “meno fortunati”?
 
In merito alla dichiarazione del presidente del Rotary Club di Pozzuoli, “proposta di almeno una giostra per i bambini meno fortunati in ogni parco italiano”, siamo assolutamente in disaccordo. Noi invece speriamo fortemente che un giorno in Italia venga regolamentata la realizzazione delle aree giochi e che la normativa preveda che i giochi installati in un parco debbano essere fruibili da parte del maggior numero possibile di bambini, con e senza disabilità.
 
L’Italia è un Paese europeo ma differenza di, ad esempio, Regno Unito, Spagna, Germania, offre ben 343 altalene per utenti in carrozzina installate in spazi pubblici privi di sorveglianza, (dati aggiornati al 15/03/2018). Le aziende non informano i clienti riguardo la pericolosità di questo gioco, (quando è installato in zone non sorvegliate), cosa che accade invece in altri Paesi in maniera molto chiara direttamente sui siti internet delle aziende che vendono questo tipo di struttura gioco
 
 
N.B.: L’altalena con pedana per accogliere una sedia a ruote è un gioco esclusivamente riservato a utenti in carrozzina e può essere installato nelle sole aree gioco sorvegliate ovvero cortili di scuole o strutture riabilitative dove è sempre presente un adulto quando i bambini giocano, parchi recintati e aperti da un custode addetto alla sorveglianza dei bambini.
 
Claudia Protti & Raffaella Bedetti – © Parchi per Tutti

 

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